I finali di partita vero fattore negativo di questa stagione

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Nelle ultime due stagioni il Torino si è mostrato squadra incapace di tenere i risultati, soprattutto nei finali di partita, in cui capitava di tutto e praticamente sempre contro la compagine granata. Ora, le migliorie rispetto ai tanti difetti vissuti nel recente passato, ci sono eccome, ma una è rimasta ed il motivo potrebbe risiedere nell'enorme richiesta di sforzo fisico durante i novanta minuti. A conti fatti, contro l'Udinese è andato via un punto (tralasciando le ingenuità del portiere Milinkovic-Savic), ma non sono gli unici fino ad ora: andando a ritroso, già contro il Sassuolo era arrivato il gol di Raspadori a due minuti dal termine, che è costato altri due punti in una sfida dominata con tre legni e tanti gol sbagliati. Nel girone di andata, poi ad inizio stagione è sfumato, non solo una possibile e meritata vittoria contro l'Atalanta, ma anche il pareggio con la rete di Piccoli al terzo di recupero. Discorso analogo contro la Lazio, con il rigore di Djidji, anche qui nel recupero, che ha fatto svanire una vittoria pure in questo caso abbondantemente meritata. E il derby? Un classico dell'ultimo ventennio, rete casuale nel finale e altro ingiusto ko. Nella somma, parliamo di ben sette punti lasciati per strada (per altri motivi, anche di più, ma limitiamoci ai finali di gara), che in caso contrario vedrebbero il Torino a quota trentanove, al pari della Roma ma non della Lazio, che avrebbe un punto in meno.