Ha fatto proprio una bella impressione Sazonov ora però bisognerà vederlo alla prova del campo
Un ragazzone sicuro di sé, ma senza essere presuntuoso. Di certo uno che ci tiene a presentarsi bene per quel che riguarda l’aspetto, camicia granata e giacca dal taglio classico, barba perfettamente curata e capelli raccolti in una sorta di chignon, ma anche nei modi sorridente, garbato e, cosa che non guasta, simpatico. Soprattutto è apparso determinato nel voler fare bene, parla un inglese fluente e senza particolari accenti, che potrebbero comprometterne la comprensione, indice che si applica in quello che fa, e poi sta già imparando l’italiano. Nel rispondere alle domande non utilizza frasette fatte, come troppo spesso fa chi è nel mondo del calcio e non è cosa da poco per uno che non ha ancora 22 anni, li compirà il prossimo 1° febbraio. Ha fatto proprio una bella impressione Saba Sazonov, ieri alla sua presentazione.
Il difensore ha fisico imponente, come devono averlo tutti i calciatori che giocano nel ruolo, è un ragazzo sveglio e non sembra per nulla intimorito dal trovarsi in un ambiente diverso e in una realtà lavorativa nuovi, cosa decisamente importante per chi deve affrontare attaccanti agguerriti, ed è determinato nel volere ritagliarsi spazio nel campionato italiano e nel Torino. Non si è potuto vederlo in azione, gli allenamenti sono a porte chiuse, e Juric non lo ha ancora fatto debuttare, però è più che comprensibile poiché Sazonov è arrivato il 30 agosto e poi ha risposto alla chiamata della Nazionale georgiana per cui non ha potuto allenarsi alle direttive del mister.
Di sicuro deve apprendere tante cosa Saba, lui stesso ha ammesso che c’è parecchia differenza da come giocava prima nella Dinamo Mosca. A che punto siano i suoi progressi lo sa solo Juric, anche se Sazonov si è detto pronto a giocare subito come centrale o braccetto destro, oltretutto va capito in quale posizione lo vede meglio il mister. Ritagliarsi spazio per lui non sarà facile dovendo sottrarlo a due colonne portanti difensive come Buongiorno e Schuurs, che danno certezze. Magari se in allenamento convincesse Juric e se Rodriguez avesse bisogno di rifiatare potrebbe piazzarsi a destra con Schuurs al centro e Buongiorno a sinistra. Improbabile che possa accadere domenica sera con la Roma, a meno di qualche defezione oltre a quelle di Djidji e c’è da valutare le condizioni del ginocchio di Zima, e neppure nella successiva gara, mercoledì 27, in trasferta nella capitale con la Lazio, però nel match casalingo con il Verona del 2 ottobre non sarebbe male se potesse andare in campo per almeno uno spezzone, giusto per capire fino in fondo che potenziale ha.