Gojak una bella scoperta che fa ben sperare

29.10.2020 06:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Amer Gojak
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Amer Gojak

C’era molta curiosità di vedere Amer Gojak muovere i primi passi nel Torino perché prima di essere preso dal club granata in Italia per i più era uno sconosciuto o quasi. Vedere i filmati è relativo, conta molto di più osservare un calciatore in partita e possibilmente allo stadio perché in televisione si ha una visione parziale della porzione di campo che è inquadrata dalle telecamere, mentre allo stadio l’occhio può spaziare di più e si riesce a vedere il contesto delle singole giocate.

Ebbene è stato piacevole poter guardare Gojak. Era palese che fosse un po’ spaesato, ma ci stava perché il primo allenamento con i nuovi compagni lo ha fatto il 16 ottobre scorso e visto che non parla ovviamente ancora l’italiano non sarà e non è facile per lui in allenamento comprendere al volo ciò che chiede mister Giampaolo. Per questo è stato positivo vederlo ieri in Coppa Itala con il Lecce giocare dal primo minuto iniziando da trequartista, posizione che aveva ricoperto a inizio carriera per poi passare a fare la mezzala, ed è da apprezzare che spesso si sia guardato intorno per capire i movimenti dei compagni e che cosa doveva fare lui. Oltre a prestare attenzione a ciò che gli suggeriva mister  Giampaolo. Indice questo che ha voglia di imparare. Chi lo conosce ha detto che è un giocatore che ha personalità, anche se ha solo 23 anni computi lo scorso 13 febbraio. Infatti, non ha avuto alcuna remora nell’effettuare dopo soli sei minuti un lancio lungo, non di quelli “alla viva il parroco”, ma a servire Bonazzoli. E’ calato alla distanza, ma è anche da un po’ di tempo che non disputa un’intera partita, non ha fatto giocate strabilianti e si è mosso meglio da mezzala, ruolo per lui forse più congeniale, però nel complesso non ha neppure commesso errori rilevanti quindi, tenuto conto di tutto, la sua prestazione è stata sufficiente. Non poco all’esordio in una nuova squadra.   

Chi ha visto la partita si è reso conto che Gojak deve lavorare ancora molto, ma seppur si tratti di una prima impressione fa ben sperare perché le basi sembrano proprio esserci come anche la buona volontà per cui ci il bosniaco ha ampi margini di miglioramento. E il Torino ha bisogno eccome di giocatori che crescano e lo facciano crescere.