Europa League ancora un potenziale obiettivo o solo un miraggio?

Dalla stagione 1993-1994 il Torino non termina il campionato nella prima parte della classifica.
04.04.2014 11:57 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Europa League ancora un potenziale obiettivo o solo un miraggio?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Classifica alla mano il Torino dista cinque punti dal sesto posto occupato dal Parma, nonché ultimo utile per accedere all’Europa League, e sette dal quinto dove si trova l’Inter e con ventuno punti ancora in palio in teoria la possibilità c’è di tentare il colpaccio. D’altro canto ragionando in modo freddo e distaccato le possibilità per la squadra granata, anche solo di arrivare sesta, sono molto poche perché, oltre a dover scalzare il Parma, deve fare i conti con Verona (43 punti), Lazio (45) e Atalanta (46).

 

Il calendario del Torino tutto sommato lo porrebbe anche nella condizione di provarci a scalare la classifica poiché dovrà affrontare Catania, Genoa, Lazio, Udinese, Chievo, Parma e Fiorentina, quindi quattro squadre che hanno meno punti e tre che ne hanno di più, usufruendo per giunta di due scontri diretti con Lazio e Parma. Però per avere qualche possibilità di giungere sesto dovrebbe puntare a ottenere più dei quattordici punti che fece nel girone d’andata nelle ultime sette gare, che lo videro battere il Catania, la Lazio, l’Udinese e il Chievo, pareggiare con il Genoa e la Fiorentina e perdere con il Parma.

 

Ovviamente se il Torino ci riuscisse si potrebbe parlare di straordinaria impresa, ma se anche solo ci provasse con assoluta convinzione, quindi conquistando almeno gli stessi quattordici punti del girone d’andata, senza arrivare sesto sarebbe comunque motivo d’orgoglio per i tifosi. Orgoglio che porterebbe anche certezze perché vorrebbe dire che i discorsi sulla crescita si sono concretizzati e hanno posto le basi per un futuro dove si può pensare a traguardi più ambiziosi se la rosa sarà potenziata adeguatamente.
Il Torino, sia ben chiaro, non ha l’obbligo di arrivare sesto anche perché non ha oggettivamente grandi possibilità di riuscirci, ma ha il dovere di provarci per allontanare definitivamente il grigiume che negli ultimi due decenni lo hanno visto al più nella seconda parte della classifica di serie A, se non troppe volte, dieci, giocare in serie B. Sono esattamente venti campionati che la squadra granata non chiude la stagione occupando una posizione nel lato sinistro della classifica: era la stagione 1993-1994 che si concluse con l’ottavo posto e trentaquattro punti conquistati, ma allora la vittoria valeva ancora due punti e la massima divisione contava diciotto squadre. La luce in fondo al tunnel si vede eccome, ma dal tunnel bisogna uscirci definitivamente.