ESCLUSIVA TG – Maiano (TC Sanremo): “Il Toro deve affrontare il Genoa come ha fatto col Napoli. Cairo ha fatto terra bruciata e il rapporto con lui è irrecuperabile”

ESCLUSIVA TG – Maiano (TC Sanremo): “Il Toro deve affrontare il Genoa come ha fatto col Napoli. Cairo ha fatto terra bruciata e il rapporto con lui è irrecuperabile”
Fabio Maiano
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Fabio Maiano, è il presidente Toro Club Sanremo, è stato intervistato da TorinoGranata.it. Con Maiano abbiamo parlato del  momento del Torino che dopo un avvio di stagione difficile e con un calendario molto impegnativo ha vinto con il Napoli, capolista, e che domenica affronterà il Genoa, ultimo in classifica.

Dopo la vittoria con il Napoli capolista e il precedente pareggio con la Lazio, affrontare il Genoa sembrerebbe la partita migliore da giocare visto che i rossoblù sono ultimi in classifica e hanno solo 3 punti dopo sette giornate. Immagina che possa essere così?
“Sembrerebbe perché guardando la classifica li vediamo parecchi in difficoltà i nostri fratelli genoani, a Sanremo c'è un nutrito numero di tifosi genoani essendo in Liguria. Ogni partita poi ha i suoi riscontri e quindi potrebbe anche essere l'ultima chance per il loro allenatore Vieira e di conseguenza verificarsi un colpo di coda della squadra, seppur so che sono in difficoltà sia a livello del gioco sia per i tiri in porta, però non ho mai visto giocare il Genoa quindi non do giudizi. In realtà la partita sembra semplice sulla carta, ma non sempre il campo rispecchia la previsione che sulla carta la partita può essere facile”.

Il Torino sembra aver trovato l’assetto con il 3-5-2, o meglio il 3-4-1-2, con Simeone che sta segnando. L'anno scorso era mancato Zapata per infortunio, mentre quest'anno sembra che con Simeone si sia trovato il centravanti che la butta dentro. Lei e gli altri membri del Club cosa pensate del Cholito?
“A me personalmente è sempre piaciuto, avendo io giocato a pallone come attaccante. Ha caratteristiche tecniche che mi piacciono molto perché protegge bene il pallone, ha il fiuto del gol, colpisce di destro e di sinistro e l'ha dimostrato anche sabato col Napoli di utilizzare bene tutti e due i piedi. Simeone è un valore aggiunto per la squadra, soprattutto finché Zapata non tornerà in forma. Il Cholito  è il bomber che da dopo Belotti, escluso Zapata, non avevamo più avuto”.

Facendo un primo bilancio dell’inizio di stagione del Torino, tenuto conto delle difficoltà e del calendario non semplice, cosa si può dire?
“Premetto una cosa, il nostro Club, come tanti, vogliamo che Cairo venda il Torino e se ne vada per cui preferiamo seguire la squadra quando è in trasferta.   Sono 4-5 anni che andiamo a vedere il Toro a Roma sia con i giallorossi sia con la Lazio, quest’annoi in 8 siamo andati quando ha giocato con la Roma ed abbiamo vinto per 1 a 0, risultato che alla vigilia non pensavamo potesse accadere. A parte con l'Inter, che è stata una partita regalata per tutti gli errori difensivi che abbiamo fatto, anche con il Parma non meritavamo la sconfitta, però pure in quel caso abbiamo regalato due gol agli avversari e con la Lazio il rigore del pareggio finale. Con la difesa a tre effettivamente il Torino sembra aver trovato una quadra in difesa e infatti con il Napoli non abbiamo subito gol. In generale la squadra sembra aver trovato perché questo modulo forse più degli altri si presta alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione Baroni”.

Poco tempo fa Cairo aveva detto che se fossero arrivati i risultati anche la contestazione si sarebbe placata. E’ ciò che accadrà?
“Direi proprio di no, almeno da parte nostra. Noi tifosi del Toro che tifiamo da lontano, visto che non siamo di Torino, dobbiamo confrontarci con tante realtà tra cui Genoa e Sampdoria oltre ai gobbi e a chi tifa per Inter e Milan e siamo una piccola parte di tifosi di Sanremo, ma siamo orgogliosi di essere del Toro come è normale che sia. Per noi il rapporto con Cairo è irrecuperabile per tantissimi motivi, che non sto qui a enunciare perché sono arcinoti, basta ricordare il Filadelfia non completato visto che manca ancora il Museo o i soldi che aveva promesso di investire e che sono stati molto meno. Dal punto di vista societario il Torino Fc è un club organizzato in modo dilettantistico: la sede è in un appartamento di poche stanze in un condominio, una volta avevamo un bell’edificio con tanto di giardino in corso Vittorio Emanuele II. Il Toro con Cairo ha fatto solo dei gran passi indietro e soprattutto sta perdendo purtroppo tifosi, soprattutto i giovani che non vedendo vincere mai la loro squadra fanno fatica a esserne tifosi. Noi adulti cerchiamo di trasmettere ai nostri figli la passione per il Toro, ma non è facile. Noi del Toro Club Sanremo fino a una ventina di anni fa ogni volta che il Torino giocava in casa partivamo in una quarantina con un pullman da Sanremo per andare a vedere la nostra squadra. Per la finale col Mantova nel 2006 siamo andati in 80 con un pullman a due piani e c’era un entusiasmo incredibile, oggi invece abbiamo 7-8 abbonati e non di più e io, ad esempio, non lo sono più quindi prendo il biglietto quando voglio andare a vedere una partita come ho fatto per quella di domenica col Genoa e avevo fatto col Napoli. Ha vedere le partite ci vado, ma non ho fatto più l’abbonamento proprio per gestirmi piuttosto le trasferte. Cairo ha fatto terra bruciata nei vent’anni della sua presidenza dimostrando di non volersi interessare più di tanto al Toro e quindi il rapporto con lui è irrecuperabile”.

Adesso c’è un piccolo ciclo di 5 gare iniziato con la gara col Napoli e che si concluderà con il derby, passando per Genoa, Bologna e Pisa. Quanti punti potranno essere fatti oltre ai tre già incamerati?
“Come tutti i tifosi del Toro quando è uscito il calendario ci siamo messi le mani nei capelli perché nelle prime giornate avremmo incontrato le squadre che l’’anno scorso si erano piazzate nelle prime posizioni. Poi pareggiando con la Fiorentina, battendo la Roma, pareggiando anche con la Lazio che comunque è un risultato positivo e vincendo col Napoli che è stata la ciliegina sulla torta siamo un po’ meno preoccupati. Però riallacciandomi alla prima domanda affrontare il Genoa e il Pisa non è poi così semplice, ovviamente speriamo di fare più punti possibili e siamo fiduciosi, almeno io lo sono soprattutto per come è stato affrontato il Napoli, anche se si era presentato con 4-5 titolarissimi infortunati, e se il Toro affronterà nello stesso modo anche Genoa e Pisa allora, come dicevo si può essere fiduciosi. Baroni adesso sembra che abbia trovato la formazione tipo da utilizzare nel 3-5-2 con la doppia punta che rende la squadra più offensiva. Se non fossi fiducioso non verrei a vedere la partita. Non dico quanti punti dovremmo fare, però sono fiducioso. Ripeto, mi è piaciuto molto il Toro contro il Napoli perché non abbiamo regalato gol come avevamo fatto con Lazio, Parma, Atalanta e Inter. Gol regalati anche perché col Parma abbiamo fatto marcare Pellegrino da Vlasic che è più basso e anche poco prima sempre Pellegrino era stato marcato da Asllani per cui non c’era una ben definita marcatura a uomo sull’avversario più pericoloso. Stiamo trovando la quadra, anche con Ismajli, che già era entrato verso la fine col Napoli, e questo dovrebbe permettere alla difesa di prendere le contromisure agli avversari”.

Domenica però non ci sarà Nkounkou, che è infortunato. Questo la preoccupa?
“Nelle ultime uscite aveva fornito ottime prestazioni. Speriamo che Biraghi riesca a sostituirlo a degnamente”.

Qualcuno dopo la vittoria col Napoli ha già iniziato a dire che il Toro può lottare per l'Europa, Voi del Toro Club Sanremo cosa pensate?
“Ogni anno lo speriamo, però poi arriviamo a febbraio o marzo e la gente va a farsi le scampagnate in montagna e non va più allo stadio perché l’Europa è diventata un miraggio. Certo siamo salvi, ma oltre la metà classifica non si può andare visti i distacchi che ci sono con chi precede. Un po’ come per la Coppa Italia, più avanti dei quarti non si va quando non si è eliminati ancora prima. Eppure l’anno scorso il Bologna ha vinto la Coppa Italia per cui anche per le squadre che non sono da primi posti in classifica si può vincere un trofeo, capita agli altri però non a noi, purtroppo. Ci sono obiettivi possibili e noi tifosi li abbiamo, ma con questa presidenza non si riescono a concretizzare. Per noi tifosi andare in Europa è una bella speranza, noi come club abbiamo partecipato alle trasferte in Coppa Uefa prima e poi in Europa League, personalmente sono andato a Madrid, ad  Amsterdam e a Bilbao, alle partite importanti il Toro Club Sanremo è sempre stato presente, anche quando eravamo in Serie B, e sarà sempre presente. L’Europa è il nostro obiettivo, è ovvio. Quest'anno la squadra potrebbe avere qualche chance in più visto che l'attacco è abbastanza forte, soprattutto se si riprenderà anche Zapata”.

Questo mini ciclo si concluderà con il derby, che è forse il punto più dolente degli ultimi 20 anni con una sola vittoria sulla Juventus. Proiettandovi un po’ più avanti cosa pensate di questa particolare partita?
“E’ assolutamente dolente, questa è un'altra delle mancanze di Cairo nel senso che per noi tifosi vincere il derby non è proprio come vincere il campionato, ma è una gioia grandissima. Personalmente non vivo il Toro al 100% come lo vive chi abita a Torino, però sto notando, ormai da anni, che fra le nuove leve i ragazzi stanno diventando tutti juventini. Ho una compagna che insegna matematica a Torino e in classe i bambini salgono sul carro del vincitore e negli ultimi vent’anni aver perso 24 derby dei 32 disputati, vincendo solo quello di ritorno nel 2015, noi come Toro Club Sanremo eravamo presenti allo stadio, non ha aiutato. Ogni anno ci illudiamo di vincere almeno un derby, ma restiamo sempre con la bocca amara ancor più visto che nelle ultime annate la Juventus non è stata fra le più forti essendo un po' deficitaria dal punto di vista dei risultati e del gioco, però comunque ci ha sempre battuto o ha pareggiato. Il derby è la partita che noi sentiamo molto, so che c'è gente che va solo a vedere una partita del Toro all'anno ed è proprio il derby. Si cerca di tramandare ai figli e ai nipoti questa passione, anche con la speranza di vincere il derby, però purtroppo non si sta verificando. Nel calcolo per il calcolo delle probabilità può darsi che prima o poi un derby lo si vinca di nuovo e in questo campionato proprio all’ultima giornata lo si giocherà in casa e chissà … Però è meglio pensare a quello dell’8 novembre. Siamo speranzosi”.

Come Toro Club Sanremo avete qualche iniziativa in programma tipo quella di riuscire a fare intitolare una via della vostra città al Grande Torino?
“Quattro anni fa effettivamente abbiamo inaugurati Strada Grande Torino alla presenza di Comi, che ha casa qui a Sanremo, e Claudio Sala. La via porta al centro sportivo di Sanremo così i bambini e i ragazzi che lo frequentano possono vedere il leggio che ricorda gli Invincibili. A giugno abbiamo fatto una cena con Comi e Cravero, eravamo una sessantina e hanno partecipato anche gli amici del Toro Club di Imperia, e stiamo pensando di organizzare qualche altra cosa che comunicheremo tempestivamente”.