ESCLUSIVA TG – Avv. Marengo: “Cairo solite parole e sullo stadio parla alla pancia dei tifosi. Baroni è un aziendalista”

L’avvocato Pierluigi Marengo è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Marengo - attuale rappresentante della proprietà dell’Inter SM Sammaurese che milita in Serie D e che ha come allenatore della prima squadra Antonino Asta; già presidente dei “lodisti” nell’estate del 2005; noto tifoso granata; segretario dell’Associazione Ex Calciatori Granata Onlus - abbiamo parlato della conferenza stampa di presentazione di Marco Baroni, nuovo allenatore del Torino, e delle dichiarazioni del presidente granata Urbano Cairo.
In generale quali sensazioni ha avuto sentendo la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Torino, Baroni?
“Baroni mi è sembrato un mister “immusolito” alla grande, che non ha praticamente mai sorriso. E per quel che riguarda Cairo, un Presidente nervosissimo che non riusciva a stare fermo, che continuava a toccare la bottiglietta dell'acqua, che muoveva le spalle e la testa. Insomma una persona piena di tic. Atteggiamento classico di uno che è in un momento di nervosismo massimo”.
Entrando nello specifico dei contenuti?
“Il nulla. Ho sentito il nulla, non ho sentito nulla che abbia un senso, un'attinenza con la realtà del momento. Ho sentito le solite frasi di Cairo vecchie ormai di 20: parole sempre e solo dette e mai realizzate neanche in minima percentuale. Sinceramente, ho percepito arroganza nei confronti del mondo granata cosa che ormai gli è congeniale. Per questo dico di non aver sentito nulla di nuovo, nel senso che Cairo ha detto ciò che ha sempre detto e ripetuto e ripetuto, quasi un mantra che va a legittimare il suo non essere, il suo non fare, il suo non dare e il suo non programmare”.
E invece per quel che riguarda i contenuti di mister Baroni?
“A mio parere si è dimostrato un perfetto allenatore aziendalista che, pur tra le righe facendo notare un certo disagio, non è andato oltre a quello che è il suo essere, cioè ringrazio la società. Ma fa parte del suo essere un allenatore aziendalista, certo è molto diverso da Vanoli che dopo 3 giorni diceva già che la squadra non andava bene. Secondo me se a questo punto a Baroni avessero dato gli Allievi Nazionali dicendo tu giochi con questi calciatori lui avrebbe detto ringrazio la società, è una grande opportunità etc, etc. Ecco perché continuo a ribadire il nulla. Da Baroni ci aspettavamo questo per il suo essere aziendalista e da Cairo anche perché siamo abituati a questo nulla ormai da 20 anni”.
Entrando nella questione relativa allo stadio Grande Torino Olimpico, cosa potrebbe accadere?
“Su questo non ho avuto sensazioni, bensì ho maturato certezze: Cairo ha iniziato a porre sul tavolo delle difese del suo non acquisto dello stadio. Lui si sta creando un motivo di difesa di fronte al mondo granata addossando allo storico relativo alla Juventus il fatto che lui non metterà mano al portafoglio. Perché l’aver detto che vuole le stesse condizioni fatte a suo tempo alla Juventus per il Delle Alpi è, passatemi il termine, una baggianata enorme, perché le condizioni alla Juventus non sono quelle dei 26 centesimi. Non pensiamo che Cairo non abbia letto la norma sugli stadi o la storia degli stadi perché penso che l’abbia letta eccome e di sicuro se l’è fatta spiegare e interpretare. Quindi la questione è ben diversa da quello che lui sta dicendo sulle stesse condizioni fatte alla Juventus. Ritengo che lui si esprima in questi termini in modo da scaturire un effetto sulla pancia del tifoso granata, perché quando al tifoso del Toro dici qualcosa che va contro Juve la sua pancia è sempre contenta e gorgoglia di felicità. Ma questo modo di parlare, a mio parere, spiega solo perché lui non metterà mai mano al portafoglio per lo stadio”.
Comunque per quel che riguarda lo stadio ci sarà da aspettare ottobre-novembre quando si saprà con esattezza il valore di mercato dell’impianto e a quel punto poi si vedrà cosa farà Cairo.
“Secondo me andremo oltre ottobre-novembre, andremo a inizio anno nuovo. A inizio 2026 si vedrà come si svilupperanno le trattative, che in questo momento sono certo che Cairo stia conducendo, relative alla vendita del Toro con ovviamente incluso il pacchetto stadio. Lui si sta tenendo le mani libere dicendo che è pronto a comprarlo, ma alle stesse condizioni fatte alla Juventus. Questo, lo ribadisco, non significa nulla perché le condizioni allora fatte alla Juve non c'entrano niente con l’attuale vicenda stadi. Lui sta mettendo le mani avanti per dire poi vedete che come al solito penalizzano il Toro a favore della Juventus. Così parla alla pancia dei tifosi, o meglio a quelle poche pance di tifosi che ancora lo ascoltano”.
Spaziando e cambiando argomento pur rimanendo sempre in tema, del Torino che si sta formando per il prossimo campionato cosa pensa?
“Non commento perché non conosco nessuno dei giocatori che sono stati comprati, quindi non sono assolutamente in grado di esprimere dei pareri. Certo però mi sembra che questo Torino sia indebolito rispetto all'anno scorso, ma torno a dire, mi sembra, è un sentore poiché non ho conoscenza di questi giocatori, non li ho mai visti sul prato e quindi non so proprio dire se magari uno di loro diventerà il nuovo Maradona. Non posso dirti nulla, anche perché in questo periodo sono stato molto preso nel costruire la Sammaurese, quindi ho seguito ben poco il campagna acquisti del Torino”.
E come sta andando la Sammaurese?
“Ieri abbiamo fatto la prima amichevole precampionato e abbiamo vinto con un 4 a 0 secco. 3 a 0 con i titolari nel primo tempo e poi nel secondo sono entrate le riserve e abbiamo ancora fatto un gol, quindi sta andando molto bene al momento. Siamo in Serie D, però avere in questa categoria un allenatore come Tonino Asta fa la differenza”.
Che obiettivi avete?
“Nessuno, se non quello di fare un buon campionato di Serie D e niente di più. Non puntiamo ad andare in C quest'anno perché in questa stagione vogliamo consolidare un gruppo su quale poi innestare l'anno prossimo qualche punta di diamante in modo da provare ad andare in C al termine del campionato 2026-2027”.
Molto chiaro anche nei confronti dei tifosi della Sammaurese,
“Assolutamente sì, nella conferenza stampa di lunedì scorso ho detto che nessuno parli di promozione, perché noi non la vogliamo. Noi siamo qui per fare un buon campionato, quindi ho proprio tranciato ogni possibile fraintendimento. Sono il contrario di Cairo che invece dice sempre vinceremo, vinceremo, vinceremo”.
Per la verità, da anni non pone più obiettivi e su questo è stato molto chiaro anche venerdì in conferenza stampa.
“Certo non vuole più porre obiettivi, poi guarda caso sulla Gazzetta dello Sport, quotidiano di sua proprietà, si legge uno dei più grandi Toro di tutti i tempi, una squadra eccezionale e si dipingono giocatori al più normali se non mediocri come top player”.
Da tifoso del Toro qual è, per concludere quindi cosa dice?
“E’ stata una delle più noiose e inutili conferenze stampa a cui io abbia assistito, l’ho vista in video perché non ero presente, ma ho sentito il nulla: da un allenatore che essendo un aziendalista non si metterà mai contro il suo Presidente. E il nulla da un Presidente che era molto nervoso - cosa evidenziata dall’irrequietezza, dai tic, dal toccare e spostare la bottiglia dell'acqua – e che ha ripetuto il solito mantra che ormai dice da 20 anni al quale crede solo più qualche pancia di qualche sparuto tifoso granata. Di certo, nessuno dei 25 mila che hanno marciato per le strade di Torino il 4 maggio crede a quello che ha detto in conferenza stampa”.
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