Cairo vede un complotto?
Frase sibillina del presidente granata ieri dopo la partita tra Torino e Portogruaro. Continua la contestazione nei suoi confronti, ma c'è anche una spaccatura all'interno della tifoseria, perchè una parte fischia chi contesta. E qui Cairo commenta: "Spero che questa querelle tra contestatori e chi non la pensa così non danneggi la squadra. Si ha l'impressione che a Torino ci sia un piano per far restare una squadra sola, e questo mi dispiace". Viste le mail che arrivano alla nostra redazione la situazione è proprio questa e non sembra esserci nessun piano extra.
Una parte non sopporta più il presidente, un'altra invece ha paura che via Cairo non ci sia nessun acquirente pronto a farsi avanti. E la Red Bull al momento è solo un sogno. Forse sarebbe il caso che Cairo incontrasse i contestatori, quelli non violenti che mettono teste di maiale o petardi davanti alla sede, per trovare una tregua. Perchè si ha l'impressione, anzi è quasi una certezza, che i cori contro il presidente ci saranno sempre, a prescindere dal risultato della squadra. Giocatori e tecnico sono risparmiati dalla contestazione e al momento la loro concentrazione pare essere più forte dei fischi, ma alla lunga può diventare pericoloso giocare e sentire del malumore attorno, anche se è estraneo all'andamento della partita.