Cairo e la fiducia a Lerda: "Incondizionata da parte di tutti"
Alzi la mano chi non aveva già iniziato a pensare che con i risultati che stentano ad arrivare, le possibilità di continuare a vedere Lerda sulla panchina stessero scendendo pesantemente. Doveva essere l'uomo della svolta, l'uomo dell'innovazione, invece fino ad oggi è riuscito ad ottenere un solo punto in tre partite e i ricordi del passato arrivano velocemente alla mente. Il Torino all'ultimo posto, evidenziato come squadra a rischio retrocessione, ha il sapore della sconfitta. Non si deve mettere già in discussione l'allenatore piemontese e anche Cairo la pensa così, lui parla di: "fiducia incondizionata, da parte mia, di Petrachi e dei giocatori". Lerda non è in pericolo insomma: "è e resterà l'allenatore del Toro per due anni. Stop", dice il patron alessandrino al quotidiano La Stampa.
Ma poi gli serve su un piatto d'oro zecchino, il consiglio: "Lerda vuole imporre un sistema di gioco che i vecchi giocatori non praticavano, mentre i nuovi sono arrivati da poco e non si conoscono tra di loro. Sta lavorando duro, continui a farlo. Probabilmente la chiave di volta è la maniacalità nell'applicare certi schemi. Prenda esempio da Sacchi e dalla sua pignoleria, penso al Sacchi appena arrivato al Milan. Quando compri un'azienda nuova, nei primi cento giorni di attività ti ci dedichi anche 20 ore". In parole povere, una leggera puntualizzazione, un consiglio che suona come ordine che sarebbe meglio seguire alla lettera?