Bianchi: "A Firenze per vincere"
Affila le armi Rolando Bianchi, oggi in sala stampa, per la trasferta di Firenze: "La vittoria domenica sarebbe importante per noi, soprattutto a livello mentale. La Fiorentina contro la Roma ha giocato un calcio fantastico, ha un grande allenatore e dei giocatori eccellenti. Noi dobbiamo metterci tutta la nostra concentrazione".
Ci sarà soprattutto il confronto con Gilardino, che Bianchi giudica così: "Lo ritengo l'attaccante più forte in Italia, eccezionale, giovane e bravo. Io devo dimostrare ancora tanto rispetto a lui. Siamo stati insieme in Under 21 per questo lo conosco bene".
Domenica Fiorentina e Torino si giocano parte della stagione: "Noi dobbiamo pensare alla permanenza in A, la Fiorentina deve conquistare la Champions, ma sono sicuro che i viola ce la faranno ad ottenere il quarto posto. Noi dobbiamo assolutamente vincere, speriamo che i punti i viola li facciano più avanti. Non pensiamo al pareggio ma a vincere, sarà una partita difficilissima, ma se vogliamo salvarci dobbiamo anche prendere i tre punti con le grandi squadre. Abbiamo incontrato il Milan nel massimo della condizione, sono convinto che a Firenze avremo un approccio diverso. Vediamo chi sceglierà domenica il mister, comunque sia dobbiamo portare a casa i tre punti".
Stellone sembra essere il compagno di reparto con cui Bianchi si trova meglio: "Roberto ha doti tecniche importanti, è un compagno che ti mette nella condizione giusta per segnare, ci si divide il lavoro, si fa meno fatica e si mette più in difficoltà gli avversari".
Con la Fiorentina il Toro ha una tradizione sfavorevole e non ci si può dimenitcare l'1-4 dell'andata, che costò la panchina a De Biasi. "Allora abbiamo fatto degli errori che non dovevamo fare, dobbiamo correggere tutti i nostri difetti, con la Fiorentina bisogna essere concentrati al massimo, non ci si può sedere sugli allori".
Mancherà ancora Mutu, quanto pesa la sua assenza? "Adrian è forte, ma Jovetic visto contro la Roma sarà un osso duro".
Vincere domenica o contro il Bologna non significa essere salvi: "Le ultime cinque partite sono tutte fondamentali, non si può pensare che con una partita vinta siamo a posto".
Foschi ha spesso elogiato Bianchi, che risponde: "Fa piacere che il nostro ds abbia detto determinate cose sul sottoscrtitto, da me ci si aspetta tanto e spero di ricambiare questa fiducia che c'è nei miei confronti. I problemi fisici mi hanno condizionato perchè non potevo allenarmi a dovere e questo portava a non farmi rendere al meglio in partita. Adesso sono sereno perchè sto meglio. Se si sta bene fisicamente anche la mente risponde meglio. Le mie giocate di tacco? Ci avevo già provato in passato e mi vengono spontaneamente".
Favini, che ha conosciuto Bianchi all'Atalanta, l'ha elogiato molto. "Se sono arrivato dove sono è anche merito suo. La mia caratteristica è sempre stata quella di lavorare, perchè ero mediocre da piccolino, poi mi sono tolto delle soddisfazioni che non avrei mai pensato in carriera. Se sono arrivato in A a buoni livelli è grazie a mister Favini. Mi piacerebbe arrivare a segnare a doppia cifra e salvare il Toro, sarebbe importante per me e la squadra".
Come vivrà il suo primo 4 maggio Rolandinho? "Il Grande Torino ha fatto la storia del calcio italiano, sarà importante stare a contatto con il popolo granata, che ci tiene molto a questa ricorrenza, che fa ricordare a tutti l'appartenenza a questa squadra”.