Arrivato Bjarnason parte Darmian, il sacrificio porta giocatori e soldi
Il fatidico momento dell’addio si avvicina, è questione di ore, l’annuncio ufficiale del passaggio di Darmian ad altra squadra, il Napoli quasi certamente, potrebbe arrivare in qualsiasi istante prima della mezzanotte di martedì 30, termine ultimo fissato dal presidente Cairo per cedere i suoi gioielli. Tutti lo sapevano da tempo e hanno avuto modo di farsene una ragione, dispiace, ma questo è il calcio. Il Napoli vuole il terzino e in cambio offre Jorginho, Zapata e un conguaglio in denaro con cifra variabile, tutto dipenderà se nell’operazione sarà inserito anche El Kaddouri. Sul belga-marocchino, che Ventura vorrebbe avere ancora a disposizione, incombe la variabile Mino Raiola, il suo potente ed espertissimo procuratore, infatti, sarà lui e solo lui a decidere il futuro del suo assistito e lo manderà dove è più conveniente in termini economici.
Nel frattempo il Torino ha messo un altro tassello a centrocampo: Bjarnason. L’islandese, è il primo nella storia granata, è stato preso dal Pescara per 1,1 milioni più bonus, quindi il totale sarà di 1,5 e firmerà un contratto triennale da 400-450 mila euro. Il giocatore è il classico jolly che può ricoprire più ruoli in mediana, ma la sua collocazione migliore è quella di mezz’ala sinistra, e con l’infortunio di Farnerud e l’incognita El Kaddouri era fondamentale per il club granata prendere un giocatore dal physique du rôle e che fosse anche un buon incursore con capacità di finalizzare segnando e avesse la cultura del lavoro dell’ormai ex pescarese. I suoi ventisette anni compiuti lo scorso maggio, l’essere in Italia dall’estate del 2012, i 182 centimetri per 77 chili di peso, il sapersi sacrificare per la squadra, l’avere un’apprezzabile progressione coniugata alla capacità di colpire di testa efficacemente sia in fase offensiva sia in quella difensiva e l’essere ambidestro ne fanno il giusto elemento che serviva al Torino. L’inserimento di Bjarnason nel gruppo e l’impatto con Ventura non dovrebbero destare problemi in quanto il giocatore caratterialmente è uno come Gazzi: il lavoro prima di tutto e poche parole.
Tornando alle cessioni propedeutiche all’arrivo di nuovi giocatori che completino e rafforzino l’organico granata, Jorginho e Zapata andrebbero a ricoprire ruoli chiave, soprattutto il primo, perché sarebbe il famoso regista che da almeno un paio d’anni il Torino cercava e Ventura voleva. Nel caso che Jorginho preferissi giocarsi le chance con Sarri o che fra Napoli e Torino non si trovasse l’intesa sul valore da attribuire al cartellino del giocatore o sulla formula (titolo definitivo, prestito, possibilità di riscatto fissato a una cifra stabilita ed eventuale contro riscatto) il club granata potrebbe virare su Cirigliano che dopo una parentesi non felice due stagioni fa nel Verona è tornato al River Plate oppure su un elemento decisamente più esperto come Luca Cigarini. Per quel che riguarda invece Zapata con Quagliarella, Maxi Lopez, Martinez e Amauri, formerebbe un quintetto ben assortito in attacco. Rimane sempre viva la possibilità di un addio di Amauri e quindi la conseguente necessità di sostituirlo, ma questa non è una priorità tanto più che il calciomercato ufficialmente aprirà i battenti il primo luglio e li chiuderà il trentuno agosto.
Una priorità, invece, è sostituire adeguatamente il partente Darmian, la sensazione è che Peres possa rimanere quindi trovare un terzino destro che si alterni con il brasiliano è un pochino più semplice, poiché nel ruolo resterebbe un giocatore che già conosce le richieste del mister. I nomi al momento più gettonati per raccogliere il testimone da Matteo sono Zappacosta (Atalanta), Faraoni (Udinese, nell’ultima stagione ha giocato in prestito al Perugia), Cassani (svincolato dopo il fallimento del Parma) e Sabelli (Bari) per tutti ci sono richieste anche da altri club e il Torino dovrebbe affrettarsi a scegliere chi è l’elemento più idoneo e poi affrontare con grande determinazione e chiudere la trattativa in tempi brevissimi. La scelta dipenderà dal fatto se Bruno Peres resterà, ci sono indiscrezioni di un rilancio da parte del Porto con offerta di 12 milioni, e se si vuole un giocatore più di prospettiva o uno che dia garanzie decisamente maggiori, nel primo caso Sabelli e Faraoni sono i candidati, nel secondo Cassani e Zappacosta. Ovviamente Cassani essendo svincolato non costerebbe nulla, tutto sta a vedere se è disposto a contendersi il posto con Peres, se però quest’ultimo non dovesse rimanere allora aggiudicarselo sarebbe buona cosa in modo da puntellare la fascia destra per poi individuare anche il sostituto di Bruno. La Sampdoria però potrebbe essere più lesta del Torino e far firmare un contratto a Cassani, pare che accordi in tal senso siano già quasi in dirittura d’arrivo se non già raggiunti.
L’altro capitolo delle eventuali cessioni eccellenti riguarda Glik e Maksimovic e come per Darmian il termine ultimo scade fra tre giorni. Stando sempre alle sensazioni, non ci sarebbe da stupirsi se Glik restasse e gli fosse adeguato l’ingaggio con una cifra da top player, stando sempre ai parametri del Torino. Il giocatore ha sempre detto che vuole onorare l’accordo con il Torino e il suo contratto scade a giugno 2017, Ventura vuole assolutamente tenerlo ed è il capitano. Non fosse altro, per opportunismo a Cairo conviene aumentargli lo stipendio così accontenterebbe tutti e dimostrerebbe di aver mantenuto la parola non vendendo tutti i gioielli. Per Maksimovic molto dipenderà dalle reali offerte che giungono al Torino e al giocatore stesso. Se saranno interessanti verranno prese in considerazione altrimenti o resta oppure per lui il termine dell’eventuale cessione entro il 30 giugno potrebbe essere anche prorogato. In questo caso fare un’eccezione alla parola data dal presidente andrebbe tutto sommato accettato perché nel ruolo c’è Bovo, Glik può giocare anche come centrale destro e Jansson ha dimostrato di valere, quindi se Nikola finisse per andare via anche dopo per Ventura e la squadra non sarebbe un problema così grave in quanto ci sarebbe il tempo per “addestrare” ai dettami di gioco chi arriverebbe in sostituzione di Maksimovic. Indubbiamente sarebbe meglio non dover ricorrere a deroghe temporali e ancor di più non cedere il serbo, e neppure il polacco, ma nel caso di un addio di Nikola oggi è possibile prendere Mendes, anche lui è svincolato a seguito del fallimento del Parma e un accordo sull’ingaggio è facilmente trovabile poiché rientrerebbe nei tetti fissati dal Torino. C’è la concreta possibilità che l’otto luglio, giorno in cui Ventura e i giocatori si ritroveranno alla Sisport per riprendere a lavorare, l’organico per la prossima stagione sia quasi definitivo, con solo qualche tassello comprimario da sistemare. Sarebbe un ottimo inizio soprattutto se i nuovi giocatori scelti si rivelassero quelli giusti e qualche big non fosse ceduto.