Ansaldi: “Con il Debreceni abbiamo vinto disputando una gara di qualità”

26.07.2019 06:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata ad Alessandria Elena Rossin
Cristian Ansaldi
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Cristian Ansaldi
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Il difensore del Torino, Cristian Ansaldi, in conferenza stampa ha commentato la vittoria, grazie anche a un suo gol, sul Debreceni per tre a zero nella gara d’andata del secondo turno di qualificazione all’Europa League. Ecco tutto ciò che ha detto:

In campo è stato quello che ha percorso più chilometri, è il più in forma? La nuova posizione di Baselli che cambiamenti produce per la squadra?

“Penso che la squadra abbia fatto una bellissima gara e questa è la cosa più importante. Per quel che riguarda Baselli, tutti sappiamo che è un giocatore intelligente e che sa agire in diverse posizioni. Ha già dimostrato di essere un giocatore con carattere e con qualità fisiche e tecniche importanti per noi”.

I vostri avversari hanno messo la gara sul piano fisico, faceva  molto caldo e c’era tanta umidità e anche le zanzare. Ci racconta come avete vissuto la partita?

“E’ stata una partita un po’ strana perché abbiamo giocato in casa, ma non nel nostro campo a Torino bensì ad Alessandria. Siamo tutti molto contenti perché abbiamo fatto una partita giusta e, soprattutto, abbiamo vinto disputando una gara di qualità che è la cosa più importate per noi”.

Un gol e un’ottima prestazione, per lei non poteva iniziare meglio l’avventura in Europa.

“Sì, lo dico sempre che serve lavorare intensamente per trovare la condizione fisica ottimale e aiutare la squadra. In occasione del gol volevo fare un cross per Iago Falque e alla fine ho segnato”.

Quanto è importante avere già esperienza a livello internazionale così da trasmettere tranquillità ai compagni che non ne hanno?

“Nel mio caso è vero che l’esperienza è importante, ma dobbiamo sempre mantenere la calma e, soprattutto, trasferire in campo l’intenso lavoro che facciamo quotidianamente. Chi ha più esperienza deve aiutare chi ne ha meno”.

E’alla sua terza stagione al Torino, ma è la prima volta che è riuscito a svolgere l’intera preparazione con i compagni. Questo per lei sta facendo la differenza?

“Sì. Penso che negli ultimi tre-quattro anni di non aver mai fatto un ritiro completo e per me averlo fatto è importantissimo poiché è primordiale la condizione fisica”.

La condizione fisica doveva essere una caratteristica degli avversari, ma anche voi l’avevate. Questo significa che avete lavorato bene anche se per sole tre settimane?

“Abbiamo lavorato tantissimo in ritiro e penso che si veda che la squadra ha molta più maturità, cosa che l’anno scorso tante volte è mancata e questo l’abbiamo pagato perdendo punti per strada. Essere rimasti gli stessi giocatori dello scorso anno ha aiutato sotto quest’aspetto”.

La coesione e la convinzione che derivano dal girone di ritorno dello scorso anno hanno fatto crescere il gruppo?

“Sì. Siamo una famiglia e dobbiamo imparare a lottare per i compagni”.