Vatta, più che allenatore maestro di vita
Su Facebook TorinoGranata ha colto la testimonianza di un "vecchio" allievo di Vatta, il quale ha voluto ricordare: "Per me Sergio Vatta è stato più di un allenatore, lui e Marchetto. Quando negli anni '70 veniva solo al giovedì pomeriggio al Filadelfia (in quanto grande amico di Ellena che aveva capito il talento del tecnico nello scoprire i ragazzi: già allenava squadre minori fuori Torino) ti gridava addosso come un forsennato! Corri! Ad esempio, c'era una palla che stava andando fuori, tu potevi essere anche a 20 metri di distanza che lui ti gridava "vacci" e qualcosa d'altro ... se vedeva che non stavi correndo per cercare di recuperare quel pallone. Nel caso che tu riuscissi a recuperarla prima che uscisse, ti gridava "alza la testa": cosa voleva dire? Significava che non bastava lo sforzo fisico che avevi appena fatto nel rincorrere quel pallone, voleva dire che non dovevi sentirti bravo perché c'eri riuscito, ma dovevi usare la testa immediatamente dopo e continuare l'azione!".
Il nostro interlocutore ha continuato: "'Alza la testa' per capire subito dove fosse possibile fare un buon passaggio, lanciare un compagno ecc ... Per me Sergio Vatta, dopo Mourinho che ho recentemente conosciuto, è stato il più importante allenatore al mondo. Io parlo del 1972 ma lui fu assunto contrattualmente parlando o nel '75 o nel '77, e negli anni '80 vinse Viareggio, Coppa Italia, campionati Primavera, così via. Ricordo, al di là di ciò che ha vinto anche alla Lazio, che è stato uno dei primi allenatori della Nazionale di Calcio Femminile Italiana portando la squadra a giocare il Mondiale di categoria".