Toromania, granata da combattimento
Questo è Toro. Quello visto contro il Sassuolo in quasi 200 minuti di gara è Toro. Bello e poco efficace all'andata, cinico e sofferente al ritorno. Tutto normale, tutto granata. Come da più ottimistico dei pronostici. Di meglio non si poteva sperare: e ora sotto col Brescia, che non deve fare paura.
La squadra di Colantuono c'è ed è viva più che mai. Lo ha dimostrato nel girone di ritorno e in queste prime due sfide play-off. Bisogna continuare a crederci e bisogna farlo insieme, ritrovando quella forza che ad un certo punto della stagione era andata perduta e piano piano sta ritornando. La serie A si ritrova insieme, uniti, così come il Toro al suo interno sta dimostrando, attraverso un grande gruppo che deve però affrontare le ultime due battaglie della stagione per aggiudicarsi la guerra sportiva più importante: la promozione.
Serve un ultimo sforzo, un'ultima fatica. La sfida col Brescia bisogna cercare di indirizzarla fin da subito sui giusti binari, provando a sfruttare al massimo il fattore campo e quel dodicesimo uomo che al momento opportuno sa regalare infinite emozioni, così come sta facendo ininterrottamente da qualche mese ormai. Bisogna tornare in A perché fa comodo a tutti, è vero, ma soprattutto perché questa gente se lo merita: e contro il Brescia lo dimostrerà ancora.
Andrea Scappazzoni