Lerda, il battesimo di Vatta
Il Torino volta pagina e riparte da Franco Lerda, un nome che rievoca ricordi antichi, quelli del Filadelfia, anche se il neo mister granata ha solo 42 ann ed è l'allenatore più giovane dell'era Cairo. A promuovere la scelta è il "guru" del settore giovanile del Torino, Sergio Vatta, oggi 73enne, un'istituzione importante tanto quanto il valore del Filadelfia.
"Lerda è forte, non ha paura di nessuno, saprà gestire la pressione. Non mi stupisce che sia diventato un allenatore e che a 42 lo abbia chiamato il Toro. E’ pronto, non ha bisogno di consigli. L’appello è per la società: gli stia vicino, lo difenda. Lo lasci lavorare in pace. Lo assecondi nelle scelte. Se anche comprasse giocatori che poi scopre non essere di suo gradimento, lo segua e lo rispetti", è il commento che Vatta rilascia a Leggo.
"Lerda è prima di tutto un uomo intelligente. La società non cerchi di avere ragione ad ogni costo con lui, perchè lui sa tornare sui suoi passi. E’ una grandissima virtù. In più ha il cuore granata. Arriva da una famiglia piemontese e granata, anche la moglie Monica è come lui. Se il Torino lo lascerà lavorare tranquillo, Lerda farà molto bene", ha aggiunto Vatta. Consigli d'oro, non per Lerda, ma per la società.
Lerda è estroso, deciso, ma necessita di potersi esprimere liberamente. A Crotone gliel'hanno lasciato fare e tutti hanno visto i risultati. Una squadra dal gioco spumeggiante ma sempre equilibrato in difesa. Con giocatori non famosi è riuscito a creare un gruppo vincente ed il Toro ne sa qualcosa, avendo preso due sonore scoppole dai calabresi. La prima a Torino costò la panchina a Colantuono in quei quaranta giorni in cui fu sostituto dall'incolpevole Beretta. Il Toro riparte da Lerda, un anno dopo, in bocca al lupo al neo mister granata.