Lega, De Siervo: "Oggi è più conveniente comprare un giocatore talentuoso che formarlo"
L'AD della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha parlato del calcio in generale al Social Football Summit a Torino.
Riguardo alla serie A ha detto: "Non ci sono più i presidenti di una volta che con un assegno coprivano le perdite, oggi ci sono strutture che cercano di avere un punto di equilibrio. Otteniamo meno soldi dai diritti televisivi di quanti ne vengono spesi per calciatori e procuratori, porta tutti gli anni il nostro calcio ad alzare l’indebitamento. Facciamo fatica a programmarci, ci mancano le risorse per gli investimenti. Se non riusciamo a garantire risorse con continuità non saremo in grado di programmare il nostro futuro”.
Sulla nazionale italiana ha aggiunto: "La mediocrità latente tocca anche la Nazionale: i soldi che mancano vengono tolti allo sviluppo delle strutture e del vivaio. Oggi è più conveniente comprare un giocatore talentuoso che formarlo“.
La crisi del calcio si vede in tutta Europa, compresa la Premier League.
“Rischiamo di diventare le prequalifiche della Formula 1 o dei grandi tornei di tennis. Il prodotto che si sta sviluppando sempre di più è il prodotto premium di FIFA e UEFA. Punto di svolta in questo passaggio il ruolo che ha avuto l’ECA: le squadre che governavano il calcio erano in G14, oggi sono 20 le squadre che guidano l’ex ECA, ma sono l’elemento che serve a Fifa e Uefa per dimostrare che condividono un progetto fatto dalle squadre. È la Champions League ad aver reso meno popolare il nostro campionato all’estero. Pensate all’Inghilterra: la fantomatica Premier League ha dovuto mettere sul mercato il 35% delle gare in più, e il costo di ciascuna partita è diminuito del 21%. La crisi perciò riguarda tutti i campionati, non solo la Serie A".
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