Israel deve crescere: limiti sulle palle alte

La scommessa di Vagnati per la porta del Torino, Franco Israel, non ha ancora convinto appieno. Belle parate, ma pure errori: quei gol presi da Lazio, Parma, Atalanta e Inter. Deve dare più sicurezza.
Nei primi due mesi a Torino Israel si è ritrovato a raccogliere una pesante, secondo alcuni, eredità, quella di Vanja Milinkovic-Savic. Le prime partite in maglia granata del portiere uruguaiano sono state caratterizzate da luci e ombre. Parate importanti, decisive per mantenere il risultato o per evitare un passivo peggiore, ma pure errori evitabili. Le uscite alte non sempre sono il suo forte. C’è tanta strada da fare e non aiuta il portiere avere davanti una difesa che fa abbastanza acqua, capace di subire 13 gol nelle prime 6 giornate. Insomma, l’estremo difensore non è ancora una certezza, non è quel giocatore sul quale poter contare senza se e senza ma. Deve crescere, deve ancora diventare un punto di riferimento in un campionato come la Serie A con il quale ha per la prima volta a che fare in carriera. Questione di tempo: è quello che si augura il club, si legge su Tuttosport.
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