Cairo faccia un atto di buona volontà e cerchi lui un acquirente per il Toro

Anziché continuare a dire che nessuno è andato da lui per comprare il Toro Cairo cerchi lui un acquirente. Farlo sarebbe un atto di buona volontà. Ovviamente non è il presidente che debba andare a bussare alle porte di eventuali compratori, ma ci sono intermediari, broker, advisor e consulenti molto specializzati, dei veri e propri professionisti, che possono farlo. Quindi avrebbe solo da affidarsi a loro e di certo si troverebbe qualcuno che come lo stesso Cairo giustamente dice: “Possa avere le garanzie per far fare buone cose alla società, senza sfruttarla”.
Il Presidente del Torino sostiene che non c’è solo chi lo contesta, si può aggiungere ormai da molti anni con un incremento nell’ultimo abbondante, per essere precisi dalla cessione di Bellanova che è stata la causa scatenante di uno tsunami, e ci sono sempre più personaggi pubblici, dagli ex calciatori, Pasquale Bruno, a tifosi illustri, Alessandro Baricco, che gli chiedono di vendere il Torino e di andarsene. Ma ci sono anche tanti (a detta di Cairo) tifosi granata che: “Mi chiedono foto, selfie, che mi scrivono di andare avanti. Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. Nessuno nega questo, magari si può disquisire su quanti siano i tifosi che gli chiedono di andare avanti, ma chi è a contatto col popolo granata e parla con tanti sa benissimo quale sia il pensiero di chi gli chiede di restare: anche chi teme che andato via Cairo possa arrivare qualcuno che nel giro di poco tempo faccia ripiombare il club nella situazione pre fallimento ritiene che lui sia una sorta di male minore. E questi stessi tifosi sarebbero ben felici se potesse arrivare un proprietario che facesse tornare il Toro ad essere una squadra competitiva, con i conti in regola e al contempo rispettandone la Storia e i valori.
Negli anni Cairo ha avuto molte possibilità di cambiare rotta nella gestione del Torino, ma non lo ha mai fatto essendo convito di fare il bene del club. Senza voler entrare nel merito perché almeno chi scrive non lo sta facendo con l’intento di fare polemica, ma ci sono tante buone ragioni che dovrebbero spingere Cairo a fare quest’atto di buona volontà. Magari, anzi quasi sicuramente questo non basterebbe a placare la contestazione nei suoi confronti, perché avverrebbe solo dopo la cessione del Toro, ma almeno ci sarebbe chi prendendone atto lo apprezzerebbe.
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