Finali play-off, Arioli a TMW spiega come prepararle
Torino e Brescia ieri hanno pareggiato a reti bianche nel primo atto della finalissima playoff per la Serie A, domenica la Lega Pro si appresterà a dare gli ultimi verdetti per la promozione in Serie B e in Prima Divisione. Tuttomercatoweb, in esclusiva, ha contattato il consulente bergamasco di psicologia dello sport Emanuele Arioli, che non vuol essere erroneamente chiamato motivatore, che analizza come si preparano le finali play off, sotto il punto di vista mentale. "Non si può certamente improvvisare - spiega - alla fine le risorse psicofisiche sono agli sgoccioli, ma anche le motivazioni, importanti e forti, sono difficili da incalanare per dare quelle energie che sembrano essere finite sotto i piedi".
Tante sono le pressioni in gioco, come va struttura e preparata secondo Lei la gara decisiva?
"La posta in gioco è alta, ma spesso sembra di lottare non solo contro l'avversario che sembra più "pimpante", anche se non è vero, ma anche contro quelle forze che con il passare del tempo svaniscono e non ti permettono di fare quello che si vorrebbe fare in campo".
Situazione tragica? Allora come si farà a vincere la partita che potrebbe essere a portata di mano? Per essere pertinenti ora il Torino dovrà fare un grande exploit al Rigamonti.
"L'obiettivo cui devono porsi i due club ora sono le seguenti: quale strategia mentale attuare per far in modo che il Torino possa vincere a brescia domenica prossima da una parte, oppure come il Brescia potrà respingere la voglia di un Toro affamato. Ma allo stesso modo come dovrà essere la preparazione della Cremonese che dovrà andare a Varese e resistere gli attacchi della squadra di casa. Senza dimentica il Legnano che andrà a La Spezia a giocare una partita in un "catino" di tifosi spezzini convinti di aiutare la propria squadra con il loro tifo".
Cosa va ricercato quindi?
"Nulla viene per caso anche il goal in mischia - spiega Arioli, che tra l'altro segue diverse squadre e atleti professionisti del calcio italiano - La preparazione a queste gare deve essere il mix giusto tra riposo, alimentazione e preparazione atletica, ovviamente sempre in relazione alla testa.."
Cioé?
"Bisogna trovare le giocate, quelle che al singolo giocatore e alla squadra possono dare un energia in più, anche quando sembra finita. La giocata vincente o l'azione pericolsosa che ti fa dire nella tua testa: «Ma allora posso ancora farcela», oppure «Adesso provo a battere il mio avversario» sono degli esempi concreti che possano dare beneficio poi in termini finali".
Ci può fare un esempio?
"Domenica scorsa durante la partita Legnano-Spezia, il Legnano sotto di una rete ha avuto la forza di reagire e ribaltare il risultato trovando le giocate giuste, in realtà questa situazione analizzata con Alessandro Monticciolo ,autore del 2-1 per il legnano in pieno recupero su calcio di rigore, è stata una determinata azione che ha risvegliato le forze per lui e per tutta la squadra, ritrovando autostima e trovando gli spazi giusti in una partita che sembrava arrivata al capolinea e in mano allo Spezia. Ma tutto questo non arriva per caso, ci si arriva con una certa preparazione e non due giorni prima della partita, ora il Legnano sta raccogliendo i frutti di una stagione che oggettivamente sta dando a tutti gli interpreti un qualcosa di grande, da mister Scienza a ciascun giovane del team Lilla".