Cairo: "Subito i punti salvezza"
L’urlo di Cairo scuote il Toro avvelenato dalle tossine post derby. Tra 48 ore c’è l’Atalanta, sfida salvezza fondamentale per il destino
granata. Il presidente chiama i suoi allo sforzo decisivo. «Chi non dà tutto, non dà niente - le sue parole - mi aspetto che tutti d’ora in avanti lo facciano. A Bergamo sarà una battaglia su un campo difficile. L’anno scorso abbiamo fatto un mezzo miracolo rimontando due gol, due anni fa abbiamo vinto. Dobbiamo provarci ancora. Abbiamo tutti i mezzi per farlo».
Cairo come Herrera, il Mago argentino degli anni ’60 e ’70 che sulla panchina dell'Inter vinse tre scudetti e due coppe dei Campioni (e poi una coppa Italia con la Roma). Il leggendario H.H., che guidò per una stagione anche la Nazionale, era solito affiggere quella frase sulla porta dello spogliatoio per dare la carica alla squadra. E di scintille, il Torino ne ha un grosso bisogno.
«La delusione per aver perduto contro la Juve con un gol irregolare si respira ancora, ma la vita va avanti - dice il presidente, piombato alla Sisport come ormai è solito fare con regolarità da un mese - baratterei volentieri il mancato successo di sabato scorso con due vittorie consecutive. Il nostro obiettivo è la salvezza. Non faccio tabelle, ma prima arriviamo alla soglia sicurezza di quaranta punti e meglio è. Le sorprese verso la fine della stagione sono sempre dietro l’angolo, non dobbiamo correre rischi».
Cairo arriva dal cda delle sue aziende e dall’approvazione dei bilanci. «Anche quello del Toro è in miglioramento - assicura l’editore - abbiamo punte che sanno fare gol, li faranno. E’ sempre una questione di centimetri, ho molta fiducia in loro. Chissà che non sia questo l’anno buono per vedere un mio calciatore andare in doppia cifra in serie A. Finora non è mai successo. Però, Bianchi lo vedo bene, è motivatissimo. Come gli altri. Sono tutti acciaccati? Ho parlato con il medico, per domenica recuperano. Non voglio alibi: la squadra c’è». E Novellino è alla ricerca della prima vittoria esterna del campionato.
Francesco Manassero