Bologna, l'omaggio commovente a Giacomo Bulgarelli
Centro di Bologna paralizzato per 3 ore, migliaia di persone dentro e fuori la cattedrale di San Pietro per i funerali di Giacomo Bulgarelli. Un corteo colorato di bandiere e sciarpe rossoblu ha anticipato su via Ugo Bassi l'arrivo dell'auto con il feretro dell'ex fuoriclasse felsineo, portato all'interno della chiesa da sei giocatori del Bologna, prima che Castellini gli deponesse sopra la maglia numero 8. Ad accompagnare l'uscita della bara, tra gli applausi, un coro: "Un capitano, c'è solo un capitano". Moglie e figli erano presenti in prima fila con la sciarpa rossoblu. Non mancavano anche gli ex compagni di squadra e della formazione del Bologna scudettato, come Romano Fogli: "Giacomo meritava questo omaggio perché, oltre ad essere un grande giocatore, era anche una grande persona: ve lo dice uno che ha passato quasi una vita insieme a lui". Queste le riflessioni, durante l'omelia, del Vescovo Ausiliare, mons. Ernesto Vecchi, che ha officiato la celebrazione: "Giacomo ha saputo diventare icona di un popolo intero grazie alla sua bolognesità, alla capacità di far fruttare al massimo livello le proprie eccezionali doti di campione e fuoriclasse, in campo e fuori, ed al fatto di non aver mai voluto lasciare la propria città e la propria squadra nonostante avesse incontrato mezzo mondo: ha preferito mantenere alto il nome di Bologna e del Bologna".