Bianchi presente all'udienza
Si attende il verdetto sul ricorso presentato dal Torino contro la squalifica di Bianchi per presunta bestemmia proferita al 7' del primo tempo dal bomber granata. All'udienza, che è cominciata alle 13,30, era presente lo stesso giocatore, che portava ancora in viso i segni delle "intimidazioni" di Mareco, occhio nero e labbro spaccato. Sembra più l'immagine di un pugile suonato che quella di un calciatore. La tesi difensiva scagiona il giocatore che non avrebbe pronunciato "dio" bensì "zio". Stessa posizione di Pioli che non fu squalificato. Il probabile ritardo è dovuto dal fatto che il Brescia voleva essere presente al procedimento, ma la sua richiesta è stata bocciata perchè il codice non lo prevede. Un atteggiamento che dice tutto sulla questione. Facile vincere a tavolino, ma i punti si conquistano in campo.