Visto dalla curva: vittoria

27.04.2009 08:28 di Marina Beccuti   vedi letture
Visto dalla curva: vittoria
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Elvis Bogetti

 

A causa del vento gelido e della pioggia battente, un giorno di primavera inoltrata è risultato essere uno dei più freddi che hanno contraddistinto le domeniche allo Stadio. Il prepartita è stato caratterizzato da un clima polare riscaldato solo dai fischi (immeritati) a capitan Rosina, il quale ha scagliato il pallone in curva dopo essere stato criticato per le conclusioni sbagliate in allenamento.


Molti hanno considerato il gesto come un'offesa mentre, secondo me, poteva essere visto anche come un modo per stemperare gli animi e rendere ludici gli errori fatti in fase di riscaldamento. Infatti la curva ha capito che non è giusto fischiare un giocatore che, oggettivamente, non attraversa un periodo positivo. In occasione della sostituzione è stato applaudito e lui ha contraccambiato.


Questo dovuto al fatto che comunque la partita stava andando bene e i giocatori in campo hanno espresso un gioco migliore che nelle ultime gare. Buonissima prestazione di Bianchi, attaccante che ha fatto un gol di genio e sregolatezza ma che si è trasformato in più momenti anche in terzino sinistro, Sereni che ha salvato il risultato a fine gara con un colpo di reni che ha ricordato i suoi tempi migliori, Dzemaili che ha fatto girare bene la palla a centrocampo e tutta la difesa che ha saputo arginare le incursioni avversarie (anche se sterili).


Non mi sono sembrati in forma Barone, che ha messo in difficoltà la squadra a inizio partita non spazzando una palla che doveva solo essere allontanata dall'area, e Rubin che non ha giocato la sua migliore partita. Le due curve hanno supportato la squadra dall'inizio alla fine e credo questo sia stato un aiuto importante ai giocatori; dobbiamo noi tifosi aiutarli e loro, ne sono sicuro, si impegneranno al massimo per l'obiettivo comune: rimanere in A.


Termino facendo un applauso a Camolese: ha saputo dare fiducia ad un gruppo che, coi precedenti mister, aveva perso la bussola e lo invito a continuare il lavoro che sta facendo, tenendo i ragazzi concentrati e positivi. Solo giocando e vincendo più gare possibili avremo la certezza di farcela; non possiamo confidare sui passi falsi delle nostre concorrenti, non possiamo pensare di tifare per i nostri cugini quando giocano contro chi sta dietro di noi in classifica e non possiamo sperare in gemellaggi storici (Genoa e Fiorentina). Tutti giocano per vincere ... e forse è meglio così, il campionato diventa più interessante.