Sensounico, a suon di Toro. Faccia da Pirlo (F.Salvi)

01.12.2014 09:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Faccia da Pirlo (F.Salvi)
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Il “coccodrillo” era pronto: il Toro come vittima sacrificale allo J…stadium (scusate non ce la faccio a scrivere quella parolina lì) pronto per essere non solo matato, ma schiacciato, calpestato. Ed invece eccomi a dover scrivere un articolo nuovo, di getto.

Perché parliamoci chiaro, senza peli sulla lingua: il Toro oggi poteva vincere, anzi, quasi stra-vincere, contro una modesta J… che ad un certo punto ha avuto anche paura; l’arbitro finalmente degno di tale nome, che si “è permesso” di espellere uno dei loro in casa loro, di annullargli un gol in fuorigioco, che concede onestamente un rigore assolutamente netto…

Tante occasioni per i granata ( quasi quante in 10 anni di derby tutte sommate, un gol strepitoso ancora negli occhi dei grandissimi e sparuti tifosi presenti, e negli occhi di quei bambini di 12 anni che mai avevano visto il Torino segnare alla j….!)

Allora di cosa stiamo parlando? Da come è iniziato questo articolo sembrerebbe ( se non si conoscesse il risultato) il preludio alla descrizione di una partita vittoriosa da ricordare nel Derby della Mole.

Ed invece no, la storia è sempre la stessa, o meglio il suo finale. Perché la storia di questo Derby dice che il Toro, questo Toro tanto criticato anche dal sottoscritto, ha giocato con le palle come non era accaduto neanche con squadre obiettivamente più forti (come quella dell’anno passato), ha messo paura, ha lottato, ha rischiato di vincere a casa loro, peccando come spesso accade di ingenuità in solo due occasioni: troppe per quelli là.

Punizione e braccio troppo alto in barriera, rigore ineccepibile ( forse il primo ineccepibile dopo 40 anni per quei signori). Si va sotto. Sembra la solita partita, si aspetta il secondo e magari anche il terzo. Ad un certo punto disimpegno difensivo di Bruno Peres, che si fa tutto il campo e scarica in porta un pallone che ha il peso di 12 anni di polvere: e sono contento che sia stato proprio lui a farlo, una faccia pulita e sincera del calcio.

Come per magia, la J…inizia ad avere paura, il Toro prende a cornate quei gran signori, divorandosi azioni in contropiede, una dopo l’altra, e facendo imbestialire il sig. Lich…come diavolo si scrive, che è l’essenza di ciò che tra i tifosi, si definisce “gobbo”. Espulso.Per una volta ogni tanto siamo noi in superiorità numerica, creiamo, controlliamo: dalle parti di Darmian e di Peres-Maksimovic non si passa. Be’, forse dopo aver segnato dopo così tanto tempo, anche vincere sembra troppo, troppa manna del cielo che butta giù acqua per tutta la partita. Si arriva al 47° del secondo tempo, il Toro disimpegna: Benassi prende il pallone…basta buttare la palla avanti, magari Peres ci arriva come sempre, magari il lancio termina a fondo campo col fischio dell’arbitro come sfondo…la tiene, la perde, palla a Pirlo….Gol dai 20 metri e Derby alla j…., l’ennesimo, il meno meritato…perso sul campo stavolta, non nel Palazzo.

Dove sta il problema quindi, se quando di gioca decisamente bene, si perde all’ultimo secondo? Il problema non è di Ventura stavolta, o dei giocatori…il problema è non avere in squadra quei giocatori che a 10 secondi dalla fine tirano e centrano la porta, che vengono definiti “fuoriclasse” non a caso. Meritano applausi i granata per quanto fatto, i fischi li lasciamo a chi sa che la responsabilità è sua e che nonostante vada dicendo che questo o quel giocatore ha insistito per andare via, sa che tradisce un popolo che mai ha tradito la sua squadra.

E che sappia che la scusa accampata non sarà credibile per Darmian e B.Peres a gennaio….

Buona settimana a tutti!

Dave dei Sensounico