Al Teatro Cardinal Massaia: “C’era una volta il Grande Torino”
Tre attori in scena raccontano la storia di quella che, ancora oggi, è considerata la più grande squadra nella storia del calcio italiano. Per onorare il Grande Torino mercoledì 4 maggio alle ore 21 al teatro Cardinal Massaia, in via Sospello 32/c a Torino, andrà in scena lo spettacolo “C’era una volta il Grande Torino”
A portare il pubblico dentro la narrazione, in un arco temporale a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, è il personaggio di Augusto, un nonno che, per provare a calmare Luigi, il suo irruento nipotino che simpatizza per la Juventus, gli racconta, a mo’ di favola, le gesta di quella che divenne la sua squadra d’adozione. In una Italia che provava a rialzare la testa alla fine del secondo conflitto mondiale, quel Torino diventò l’immagine e la speranza di tanti. Non solo perché vinse cinque scudetti consecutivi ma perché lo fece con prestazioni meravigliose, in grado di emozionare chiunque e facendo dimenticare, piano piano, gli orrori e i dolori della guerra. Alcuni passaggi dello spettacolo sono accompagnati dalle radiocronache di Nicolò Carosio, storico giornalista RAI al seguito della squadra granata e che soltanto per destino non perì anch’egli nella tragedia di Superga. La storia degli Invincibili farà breccia nel cuore di Luigi al punto da far immaginare al ragazzo il Presidente Novo con le sembianze di suo nonno e Egri Erbstein con quelle di suo padre e sognando di essere lui stesso come Capitan Valentino e emularne le gesta un giorno. Sarà soltanto alla fine che Luigi arriverà a conoscere il vero motivo del suo nome, dalle parole di suo nonno.
Durata spettacolo: 1 ora e 15 minuti.
Drammaturgia di Filippo Barone
Regia di Andrea De Manincor
Andrea De Manincor - Attore professionista da quasi trent’anni, scrive per il teatro, animatore e insegnante in numerosi laboratori teatrali. Ha lavorato e lavora con alcune importanti compagini del teatro professionale italiano e locale: Nuovo Teatro di Napoli, Teatro Stabile di Roma, Fondazione Aida, Teatro Scientifico, Teatro Stabile di Verona, Casa Shakespeare. Ha fondato LiberArt e de-Ze-de, associazioni per la cultura e lo spettacolo, per cui ha scritto e interpretato molti spettacoli. Ha girato per la RAI in “C’era una volta la città dei matti”, “Don Matteo 8” e per Sky nella seconda serie de “I Borgia”; Ha fondato la compagine spontanea di attori professionisti “Attori & Attori”. Fa parte di “Casa Shakespeare” per la quale ha scritto e interpretato originali riduzioni drammaturgiche in lingua originale e in italiano per il progetto “Shakespeare in Veneto”, sempre più allontanandosi dall’originale scespiriano, fino alle scritture dello spettacolo “Fake Shakespeare” per l’Estate Teatrale Veronese 2020. Per il teatro ha vinto l’edizione dei Corti Teatrali in Lingua Veneta dell’Accademia di Teatro in Lingua veneta nel 2012. Fa parte del direttivo di “ViveVisioni”, impresa sociale che si occupa della rimessa in attivo del cinema Ciak di Verona. Per la lirica ha messo in scena: “La Boheme”, produzione del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana, Albania; “Don Giovanni” e “Così fan tutte” da Wolfgang Amadeus Mozart, produzione IMAI di Hong Kong in collaborazione con il Conservatorio Dall’Abaco di Verona; “La serva padrona” di G. B. Pergolesi e “La zingaretta” di Leonardo Leo,produzione Dimostrazioni Armoniche di Verona. Insegna teatro presso scuole di ogni ordine e grado, organismi universitari come il Conservatorio di Verona, con il corso di Tecniche di Consapevolezza Corporea, e presso Licei veronesi, per i cui laboratori scrive tutte le drammaturgie originali: le drammaturgie originali scritte per gli allievi della Scuola di Teatro del Liceo Maffei di Verona dal 1999 al 2007 sono pubblicate sull’Annuario del Bicentenario Maffeiano.