A giugno un derby benefico dei giovani anni '80. Spagnuolo: "Ci sarò. Sarà una bella rimpatriata"
Erano derby intensi, con squadre composte da tanti ragazzi diventati poi campioni, con qualcuno che si è perso per strada, altri che hanno calcato campi di categorie diverse, ma che hanno vissuto un sogno. Quelli del Toro di calcare l'erba del Filadelfia, di esordire in serie A con una maglia storica e negli anni '80 il Torino era ancora un club che metteva timore a tutti e poteva anche competere per lo scudetto. Il 17 giugno si giocherà un derby benefico, molto probabilmente sul campo del Chisola a Vinovo, e saranno tanti a tornare a Torino per ricongiungersi con un calcio che quando erano ragazzi era solo sport, senza il business sfrenato attuale.
Di questa stracittadina TorinoGranata ne ha parlato con l'ex centrocampista granata Fabrizio Spagnuolo, uno dei giovani che hanno giocato nel settore giovanile granata, con tanto di esordio in serie A in Ascoli-Torino (0-0) il 10 maggio 1981.
"Ci sarò e non vedo l'ora di tornare a Torino per rivivere tanti ricordi. La cosa importante è che i proventi di quella partita andranno ad una Onlus benefica (Fondazione per la Ricerca dei tumori dell'apparato muscolo scheletrico e rari del CTO, ndr). Sarà bello anche ritrovare tanti ex compagni e giocatori con cui si è vissuta una sana rivalità. Il tutto si sta organizzando via Facebook". Quei social network a volti visti come il diavolo per chi non ne conosce a fondo l'utilizzo, ma che permettono a molti di ritrovarsi e poi tenersi in contatto.
Spagnuolo vive a Prato dove, tra l'altro, lavora per un'azienda che è tra gli sponsor del Toro e della Fiorentina. Gli diciamo che il 25 maggio verrà inaugurato il Filadelfia, o meglio il nuovo Filadelfia, che sarà ovviamente diverso da quello che ricorda lui.
"E' comunque positivo che ritorni in vita per tutta la gente del Toro, a far sentire il supporto ai giocatori, che là andavano sempre a duecento all'ora, perchè conoscevano quanto erano esigenti i tifosi. Ci sono state anche contestazioni quando le cose non andavano bene, che era una cosa normale. Ma era bello poter vivere tutti insieme senza barriere".
Oggi non è più così, i giocatori nel nuovo Filadelfia, avranno modo di lasciare il campo dai parcheggi sotterranei. Potranno eventualmente incontrare i tifosi in determinati giorni.
"Il calcio è cambiato molto dai miei tempi, alla mia epoca non c'era tutto questo business, per questo al Filadelfia si viveva un'atmosfera molto particolare".
I tifosi, oggi, incolpano Cairo di non investire come potrebbe, visto che è diventato il più grande editore italiano: "Mi aspetto anch'io qualcosa in più dal presidente, ha i mezzi per farlo. Non è che non abbia investito, ma in passato non sempre ha fatto bene. Il Torino attuale non credo valga moltissimo se gli togliamo Belotti, speravo in qualcosa in più da parte di Ljajic e Falque, per non parlare di Baselli, che ha reso finora meno secondo le aspettative. Però ha trovato un ottimo Barreca".
Ora non ci rimane che aspettare metà giugno per una grande rimpatriata, che dovrebbe vedere alcuni nomi importanti come Ezio Rossi, allenatori delle giovanili granata come Franco Di Nuovo, più altri nomi che si aggiungeranno strada facendo. L'arbitro sarà Angelo Bonfrisco e la madrina della manifestazione Roberta Sinopoli, moglie di Claudio Marchisio, ma anche figlia di un ex giocatore della Primavera granata.
Ci saranno tanti ragazzi che sognavano di diventare come Pulici, Graziani, Sala, Zaccarelli e così via. I loro idoli che vedevano allenarsi a due passi, che poi il giovedì incontravano nella storica partitella, che vedeva tanto pubblico come fosse una gara vera e propria.