Sonetti: "Importante per il Toro giocare davanti a 20 mila tifosi"
Uno spareggio tra due club di grande tradizione. Torino-Brescia e Brescia-Torino, decideranno quale sarà la terza squadra che verrà in serie A con Lecce e Cesena. Tutto in due match che si giocheranno stasera e domenica. Per parlare di questa sfida così importante abbiamo intervistato Nedo Sonetti, allenatore di grande esperienza che è stato sulla panchina di tutte e due queste formazioni. Al Torino nel 1994-1995 e 1995-1996. Al Brescia nel 1999- 2000 e nel 2008-2009.
Sonetti, c’è Torino - Brescia, un match che vale la serie A?
"E’ una sfida decisiva tra due formazioni che già all’inizio del campionato puntavano alla serie A. Poi sono state promosse Lecce e Cesena, la squadra romagnola è stata la sorpresa di questa stagione. Due incontri che secondo me saranno molto combattuti, giocati fino all’ultimo e sul filo dell’incertezza".
Il Torino è società di grandi tradizioni. Stupisce vederlo giocare in serie B…
"Il Torino è un grande club, che ha fatto la storia del calcio italiano. Tuttavia in questo sport non è sufficiente vivere di passato. I motivi di questo momento no della società granata sono tanti e per salire in serie A non basta soltanto avere il nome o il blasone".
E il Brescia?
"E' una società che da un po’ di anni arriva vicina alla promozione. Ha sempre fallito di poco l'obiettivo, come l’anno scorso nello spareggio con il Livorno. Quest’anno ci riprova in questa doppia tra big".
Lei è stato sulla panchina di tutte e due queste squadre…
"Sono stato al Torino in serie A. Ho portato anche il Brescia alla promozione dalla serie B. Certo a Torino c’è veramente tanta voglia di grande calcio il seguito di pubblico è impressionante".
Potrebbe essere importante per il Torino proprio il sostegno dei suoi tifosi in questo spareggio?
"Potrebbe essere molto importante il fatto di giocare di fronte a 20.000 persone o anche di più nell’ andata di questo spareggio. Ma penso che anche a Brescia lo stadio sarà pieno".