Silenzi: "Guai ad abbandonare la pista europea"
Pennellone Silenzi è rimasto nel cuore dei tifosi, basta la volontà, l'umiltà, segnare gol importanti e il gioco è fatto, la gente granata ti amerà per sempre. Anche il bomber romano ricorda ancora con affetto il suo passato in granata guardando avanti, alla situazione attuale del Torino, come ha raccontato al Tuttosport. "Finalmente il Toro sta nelle posizioni che merita per il blasone e la storia. Era anormale prima vedere i granata coinvolti nella lotta per la salvezza. Ora invece compete di nuovo per ciò che gli spetta, ovvero obiettivi prestigiosi come giocare in Europa League".
Parlando dei singoli, i due top player sono senza dubbio Immobile e Cerci: "Sono due attaccanti completamente diversi tra loro. Ciro è più punta e un po’ mi rivedo in lui. Alessio è più bravo quando ha spazio e cerca l’uno contro uno. Direi che si amalgamano bene e rappresentano il valore aggiunto nel Torino. Cerci un po’ ricorda Lentini, ma se Gigi non avesse avuto l’incidente automobilistico sarebbe entrato di prepotenza nella storia del calcio giocando per vent’anni ad altissimo livello, alla Maldini. Cerci deve ancora dimostrare di essere il miglior Lentini, offrendo continuità ad alto livello".
Infine Silenzi si sente di spronare la squadra granata a compiere l'impresa di andare in Europe League, soprattutto per i tifosi: "Mi sento di dire che per loro significherebbe provare sensazioni completamente diverse da quelle del campionato. E’ una vetrina particolare, completa il tuo bagaglio d’esperienza con ricordi che poi ti porterai sempre dietro".
Andrea Silenzi, romano, classe '66, è stato al Torino in due tappe diverse, la prima del '92 al '95, dove conta 82 presenze e 24 gol, è ritornato nella stagione '99/2000, dove colleziona 11 match e 2 gol.