Sandro Cois: "Il mio fu l'ultimo grande Toro. La sfida con l'Inter? Spero che Ventura si inventi qualcosa"

11.09.2012 13:07 di  Riccardo Billia   vedi letture
Sandro Cois: "Il mio fu l'ultimo grande Toro. La sfida con l'Inter? Spero che Ventura si inventi qualcosa"
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© foto di Federico De Luca

Sandro Cois è stato uno dei protagonisti granata dell'ultimo successo con l'Inter, datato 24 febbraio 1994. Praticamente un'eternità, per uno sport come il calcio. L'ex centrocampista di Torino e Fiorentina rievoca a Tuttosport quella gara, e in seguito affronta la situazione attuale della squadra di Ventura: "Ricordo benissimo quella partita. Feci pure gol, il secondo. Il primo lo realizzò Poggi. Anche allora battere l'Inter era quasi il massimo. Fu una vittoria importante per noi e per me una gioia incredibile. E poi segnare a Zenga, un mito, il portiere della Nazionale, mi ha regalato una soddisfazione in più. Ero giovane allora, non avevo neanche 22 anni, e anche per questo mi sono rimasti ricordi indelebili. Il Toro di allora era una realtà di grande livello nel panorama calcistico italiano, ma anche europeo. Possiamo dire tranquillamente che il mio fu l'ultimo grande Toro, purtroppo. Se seguo i granata oggi? Certo che li seguo. Fortunatamente quest'anno il Toro è ritornato in serie A e spero che ci resti a lungo. Mi piace tantissimo l'allenatore, Giampiero Ventura. Ha dato una fisionomia ben precisa a questa squadra. I granata giocano bene, si vede che hanno delle idee. Piuttosto mi sarei aspettato molto di più in fase di mercato. Non so se l'attuale organico sia completo. Mi sembra che un paio di innesti di qualità avrebbero aumentato le potenzialità del gruppo. Soprattutto mi sarei mosso sul settore offensivo e avrei preso un attaccante in grado di garantire almeno 10-15 gol. Direi che la campagna acquisti è incompleta. Magari la società interverrà a gennaio con qualche acquisto mirato".

L'ex giocatore nativo di Fossano, ma ora residente a Montecatini Terme, analizza la sfida di domenica sera all'Olimpico: "L'Inter è favorita, basta scorrere i nomi che vanta in rosa. La disparità dei valori in campo è evidente. Non è come quando giocavo io che spesso e volentieri era il Toro, giustamente, a godere dei favori del pronostico. Adesso è tuttaltra storia determinata dai tempi e dallenorme divario, sotto l'aspetto economico, tra i grandi club e gli altri. Tuttavia mi aspetto che questo Toro giochi da... Toro. Cuore, impegno massimale e grande applicazione ecco le armi a disposizione dei granata per arginare la forza dell'avversario e magari provare a fare male. Lottare su ogni palla e non concedere spazi agli avversari, in questo modo si può indirizzare lesito di una partita. Gli stimoli vengono da soli in questo tipo di competizione. E mi aspetto anche che Ventura s'inventi qualcosa. Lui sa leggere le gare. Prevedo un incontro intenso, combattuto e mi auguro che il Toro non commetta errori e resti concentrato fino al 95'. E magari festeggi subito dopo".