NEL SEGNO di Cois

19.09.2008 08:40 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.alessandrorosina.it
NEL SEGNO di Cois
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Potremmo definirlo un volo pindarico all'Alessandro Rosina, se non fosse successo quindici anni fa. Un prodigio. Cinquanta metri di campo che sembrano il Deserto del Gobi e Sandro Cois, che quei cinquanta metri se li fa tutti palla al piede, salvo poi esplodere il tiro della vita: palla all'incrocio con Zenga battuto. Un'esplosione. E che esplosione. Da lasciare senza parole anche la fata Carabina. Quel gol, datato 27 Febbraio 1994, segna l'ultima vittoria granata contro l'Inter (2-0 il finale con iniziale vantaggio di Poggi). Potremmo anche incunearci in qualche curioso dribbling e dire che proprio in quell'anno il Torino aveva vinto all'esordio in campionato - contro una neopromossa, risultato finale 3-0, ogni riferimento è puramente casuale -, cosa che non si sarebbe più verificata per i quindici anni a venire. Ma forse questo significherebbe chiedere troppo anche a statistiche e coincidenze.

Da lì in avanti i granata avrebbero collezionato tutta una serie di precedenti da Via Crucis.
L'occasione più ghiotta per invertire la storia, il Torino ce l'ha il 26 Settembre 1999. Occasione che nella fattispecie si presenta sotto forma di calcio di rigore: dal dischetto va Marco Ferrante, rigorista d'eccellenza con un curriculum di 17 penalty di fila trasformati. Il tiro dell'attaccante è perfetto, il tuffo di Peruzzi di più: il rigore è parato. Succede anche ai migliori.

Per realizzare un gol all'Inter, i granata devono attendere il 13 gennaio 2007 (Risultato finale 1-3). Secondo tempo. L'Inter è in vantaggio di 1-0, ma l'intervallo ha trasformato il Torino. Merito anche di Alessandro Rosina che tra una giocata e l'altra mette un po' di scompiglio tra i titani nerazzurri. E così il gol del pareggio arriva sì inaspettato, ma neanche troppo. Il tempo di permettere a Fiore di accarezzare la palla e di metterla alle spalle di Julio Cesar con la complicità di Materazzi (58'): tutt'intorno un'esplosione. Quella dell'Olimpico.

Questa è la storia. Ma se la storia ha fascino, è anche perché può essere cambiata. Ora tocca ai granata. Possono vincere. Possono farlo davvero.

Andrea Riccardi