Cioffi: "Sempre grato al Mantova. Un ritorno? Ad oggi non ci sono le condizioni"

28.10.2009 16:56 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Matteo Bursi per www.tuttomantova.it
Cioffi: "Sempre grato al Mantova. Un ritorno? Ad oggi non ci sono le condizioni"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Intervista esclusiva di TuttoMantova.it al difensore toscano Gabriele Cioffi, uno dei giocatori simbolo della promozione in B Mantova nel 2005 e della fantastica stagione successiva nel campionato cadetto. TuttoMantova lo ha raggiunto per un'intervista nella quale Cioffi ha parlato del suo splendido periodo a Mantova, delle sue esperienze successive e dei contatti di mercato avuti negli ultimi tempi. Ecco il resoconto dell'intervista:

- Buongiorno Gabriele, realizzando l'intervista per TuttoMantova non posso che partire a chiederti qualche ricordo sulla tua esperienza con la maglia biancorossa. Sul tuo sito ufficiale si legge "Sogno,Magia,Gioia.Questa è stata Mantova per me.Una sorta di consacrazione. Un matrimonio,calcistico e non, riuscitissimo che è parte del mio cuore." Quali sono i momenti che ricordi con maggior piacere: la promozione in Serie B, lo splendido campionato disputato nel 2005/2006 con il record di venti risultati utili consecutivi, la tua media realizzativa eccezionale (sette reti in sessanta partite disputate con la maglia dell'Aciemme) o altro ancora?

Guarda, quella frase l'ho scritta di getto e mi è venuta dal cuore quando abbiamo lanciato il mio sito. Io al Mantova sono e sarò sempre molto riconoscente, alla società e a tutta la città per avermi accolto in modo straordinario. Ogni giocatore in determinate piazze può rendere al meglio. Per me Mantova è stata la piazza ideale, per tutto ciò che accadeva dentro e soprattutto fuori dal campo. C'è stata una congiunzione astrale - compagni, società e ambiente - che mi ha fatto sentire davvero importante. Tra tutte le emozioni vissute a Mantova, ricordo con molto piacere la partita casalinga con l'Atalanta: segnai il mio primo gol in B, ma soprattutto in quella serata ho avuto la sensazione che battendo i nerazzurri - che erano una big, tra le pretendenti alla promozione - noi in vetta potevamo starci e potevamo davvero costruire qualcosa di importante. Ricordo con piacere anche due incontri in C1, al mio esordio assoluto con la maglia biancorossa vincemmo 3-1 in Sicilia, a Vittoria; l'ultima partita, che era una formalità, quella della finale di ritorno col Pavia è stata una delle pagine più belle vissute a Mantova.

- Poi sei passato al Torino, dove hai avuto la tua grande occasione di andare a giocare nella massima serie. Cosa ci racconti della tua esperienza in granata?

A Torino tutti i meccanismi erano notevolmente accelerati, e non era solo per la Serie A. Tuttora, anche in B, la pressione che c'è sulla squadra granata è nettamente superiore a quella che ho trovato a Mantova, dove invece c'erano ritmi più vivibili, a misura d'uomo. In granata mi sono trovato bene, e anche dal capoluogo piemontese più volte ringraziai Mantova, perché senza la mia esperienza in biancorosso probabilmente non avrei avuto la chance di giocare in A.

- Delle due stagioni ad Ascoli in B invece cosa ci racconti?

Ad Ascoli non c'è stato un problema né con i compagni, né tantomeno con la città, ma non sono stato messo nelle migliori condizioni per esprimermi. Specialmente il secondo anno le cose sarebbero potute andare meglio. So che se tornassi a Mantova sarebbe ancora lo stesso fantastico ambiente di qualche anno fa, di Ascoli non ho queste certezze.

- Da giugno invece sei rimasto senza squadra. Proprio due giorni fa Tuttomercatoweb ha pubblicato un'intervista a Adolfo Speranza, un calciatore che ha calcato i campi di tutte le categorie - dalla A alla C2 - che parla di come sia complicato quest'anno trovare squadra per gli svincolati. A cosa pensi sia dovuto, alle rose numericamente ristrette di Serie B o Lega Pro o a difficoltà economiche di molte società?

Direi entrambe le cose. Ma credo si tratti di una politica sbagliata che, con il dichiarato obiettivo di valorizzare i vivai, mette in seria difficoltà molti giocatori in tutte le categorie inferiori.

- Ad agosto parlavi di offerte avute da Gallipoli e Grosseto. Attualmente c'è qualche squadra che ti ha contattato?

C'è stato l'interessamento del Gallipoli in estate, ma poi non abbiamo trovato l'intesa.

- Ma nei mesi passati si era parlato di qualche contatto tra te e la dirigenza di viale Te (qui l'articolo di TMW). A oggi c'è qualche novità in merito?

No, non ho ricevuto offerte ufficiali da Mantova.

- Se dovessero esserci le condizioni saresti disposto a tornare a vestire la maglia del Mantova?

Io sono abbastanza convinto che il Mantova potrebbe rivolere Gabriele Cioffi e che Gabriele Cioffi potrebbe rivolere Mantova, ma sono certo che attualmente non ci sono le condizioni perché questo vada in porto. Con il presidente Lori e il direttore sportivo Magalini ci sentiamo regolarmente per scambiarci gli auguri a Natale e Pasqua. Rimarrò sempre grato a Mantova e a Magalini, che mi ha voluto in biancorosso, per la mia carriera.