Calderoni: "La legge sulla media anagrafica rischia di ammazzare il nostro calcio. Voglio continuare a giocare, non penso ai soldi"

05.08.2013 14:39 di  Claudio Colla   vedi letture
Calderoni: "La legge sulla media anagrafica rischia di ammazzare il nostro calcio. Voglio continuare a giocare, non penso ai soldi"
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© foto di Federico Gaetano

Al Toro nel 2008/09 e durante la prima parte del 2009/10, il 37enne portiere ravennate Alex Calderoni, attualmente svincolato dopo i cinque mesi trascorsi a Padova, si è scagliato contro la recente legge promossa dai vertici della Lega Pro, volta a premiare economicamente i club capaci di mantenere la media anagrafica della rosa al di sotto dei 25 anni, dai microfoni di TuttoMercatoWeb: "Noi svincolati ci stiamo allenando a Coverciano, tutto qui, non si sta muovendo niente. Aspettiamo che venga fuori qualcosa a riguardo tra un po': a parte la Lega Pro, dove le società pensano ai giovani, in A e B ci sono prima da piazzare gli esuberi. In questo gruppo fatto di ragazzi svincolati, ci sono anche tanti calciatori che fino a ieri hanno fatto anche A e B.

Purtroppo, ancora per un anno o due, sarà dura cambiare le cose: in Lega Pro, non essendoci retrocessioni, le società penseranno ai contributi. Chi punta a vincere prenderà buoni giocatori, ma chi non ha obiettivi non ha interesse a spendere, e penserà solo ai contributi, ingaggiando solo classe '93 e '94.

È una legge che ammazza il calcio: toglie la qualità, ieri abbiamo vinto noi contro il San Marino, ma giocavamo contro una mezza Primavera al di là di pochi giocatori. Hanno ammazzato la qualità e lo spettacolo, però non voglio fare polemiche: voglio solo sensibilizzare soltanto il fatto che alcuni calciatori che fino a 25 anni non hanno avuto possibilità ad alti livelli ma che hanno costruito la propria carriera in Lega Pro e che vedono spezzata la propria carriera...è una cosa che deve far riflettere, non sta a me far polemiche o altro: mi dispiace, per come l'ho vissuta io che son stato svincolato negli ultimi anni prima di andare a Cesena e Padova. A Coverciano prima si vedevano calciatori a fine carriera, ora venticinquenni che per colpa di queste leggi non trovano squadra. Qualcuno dovrebbe pensarci.

Ho parlato con qualche squadra di Lega Pro che poteva essere ripescata: ho parlato col Cesena, col Padova ai tempi di Cestaro, ma poi è cambiata società ed ora...ora aspetto. Spero venga fuori qualcosa, fisicamente sto bene, mi basta restare nel mondo del calcio. Non guardo ingaggi o soldi, voglio solo continuare a giocare o a fare la chioccia come ho fatto a Silvestri e, un giorno, iniziare a fare l'allenatore dei portieri".