Lanna: "Ho avvertito i miei compagni, attenti a Stellone"
Salvatore Lanna è uno degli ex granata ora al Bologna, con lui ci sono anche Mudingayi e Marazzina, ma fanno parte di un'altra storia, del Torino di Cimminelli. Lanna, in comproprietà con i felsinei, se n'è andato l'anno scorso e TorinoGranata l'ha sentito in vista della sfida di domenica.
Facendo un passo indietro, come giudica la sua stagione al Torino?
“A Torino ho passato un anno difficile più che altro per i risultati della squadra, ma mi sono trovato molto bene, così come ora a Bologna. Le due società sono molto simili, come organizzazione e storia, ed entrambe le tifoserie seguono ovunque la squadra con molto affetto. I due ambienti si distinguono per come viene vissuta la settimana: Bologna ti permette di poter lavorare con più serenità essendoci la pressione giusta nella confronti della squadra”.
Da fuori, che idea si è fatto di quello che è successo negli ultimi giorni al Toro?
“Si è rivissuto quello che è successo l’anno scorso. Quando una squadra è in difficoltà il primo a pagare è sempre l’allenatore. Mi dispiace perché ho mantenuto ottimi rapporti con le persone che ho conosciuto a Torino e che sabato ritroverò da avversari”.
Novellino è l'allenatore giusto per riportare il Toro in una posizione meno pericolosa?
“Può esserlo, perché torna in un ambiente che conosce: l’anno scorso ha incontrato qualche difficoltà, ma il fatto di conoscere società, giocatori e piazza è un vantaggio per lui. In più, secondo me quest’anno ci sono i giocatori con le caratteristiche giuste per il calcio che Novellino predilige”.
Si aspettava di trovare Torino e Bologna così in basso?
“Sicuramente non mi aspettavo di trovarci il Torino, una squadra che ha qualità e valori importanti: conosco bene i giocatori granata e secondo me la squadra quest’anno è anche più forte rispetto all’anno scorso. Il Bologna, essendo una neopromossa, è normale che al primo anno di A si ponga come unico obiettivo la salvezza e debba quindi lottare per confermare la categoria: quando sono venuto qui sapevo di aspettarmi un campionato di questo tipo, ma sono convinto che qui ci siano tutte le carte in regola per spuntarla”.
Cosa manca in questo momento al Bologna?
“Manca poco: penso che una vittoria ci possa sbloccare definitivamente, perché aumenterebbe ulteriormente l’autostima. Siamo in crescita costante, domenica dopo domenica: ora dobbiamo valorizzare i tanti pareggi con una vittoria, secondo me sarebbe la chiave per la svolta della stagione del Bologna”.
Cosa rimpiange del suo periodo al Toro?
“Il fatto di non essere riuscito a soddisfare le attese dei tifosi e della società: non abbiamo saputo dare ad una piazza così prestigiosa le soddisfazioni che merita”.
Quale sarà la chiave tattica della partita di sabato?
“Affrontiamo una squadra che gioca con il 4-4-2, il modulo che Novellino preferisce. Secondo me ne uscirà una partita molto fisica e combattuta, magari non da palati fini ma sicuramente intensa e maschia”.
Quali, tra i suoi ex compagni, teme di più sabato?
“Un giocatore molto bravo è Stellone, un attaccante dotato di qualità importanti e di grande fisico che in area sa farsi rispettare: ai miei compagni ho dato indicazioni soprattutto relativamente al suo modo di giocare”.