ESCLUSIVA TG – Pià: “Il Torino ha bisogno di dare una sterzata e trovare soluzioni a centrocampo”
João Batista Inácio Pià è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pià è un agente di calciatori e collabora con la Fedele Management, da calciatore ha giocato nel Torino da gennaio a giugno 2010. Con lui abbiamo parlato .
Si va verso la ripresa del campionato, Covid-19 permettendo. Il Torino riuscirà ad evitare di retrocedere?
“Prima di tutto speriamo che il campionato ricominci, anche perché il calcio è una delle tre-quattro industrie più importanti in Italia e si ha bisogno anche del calcio per ritornare alla normalità. Parlando del Toro, giocando una partita ogni tre giorni non sarà facile perché si deve mettere in preventivo che i giocatori da due mesi si tanno allenando, ma un conto è farlo in campo un altro a casa e solo da poco si è tornati a lavorare quasi normalmente. Il Toro ha un ottimo gruppo e in questa fase finale non penso possa avere difficoltà a salvarsi, però, come dicevo, sarà comunque difficile, ma per come gioca e per l’abitudine a lottare alla fine sicuramente manterrà la categoria”.
Al Torino è arrivato un nuovo direttore sportivo, Vagnati, e una volta terminata la stagione ci sarà da mettere mano alla squadra in vista del prossimo campionato. Secondo lei che mercato farà il Torino?
“Vagnati dal mio punto di vista è un direttore molto preparato e ha già fatto molto bene alla Spal riuscendo a scovare ottimi giocatori, ma è normale che arrivando in una piazza storica come è quella granata le pretese siano superiori e ci sono tanta pressione e responsabilità e non ci sono dubbi che fare mercato alla Spal è diverso che farlo al Torino. A livello di rosa è normale che si sia un rinnovamento perché vedo e leggo che ci sono alcuni giocatori in scadenza più o meno prossima e altri che potrebbero andare via. Tra questi c’è anche Ansaldi che ci può ancora stare nel Torino e sarà proprio questo finale di campionato che dirà se rimarrà o cambierà squadra. Penso che sarà un mercato un po’ particolare per tanti motivi e per quello che sta succedendo, ma Vagnati sicuramente si farà trovare preparato perché, come dicevo, dal mio punto di vista è un ottimo direttore, è giovane e conosce tanto il calcio, quindi, sicuramente cercherà di allestire un grande Toro per la prossima stagione”.
Il Torino ha bisogno di giocatori un po’ in tutti i reparti. In quali ruoli si dovrebbe intervenire maggiormente?
“Vedendo la stagione del Toro penso che Zaza e Verdi non hanno reso per quanto ci si aspettasse da loro tenuto conto di che giocatori sono. C’è bisogno di dare una sterzata e trovare soluzioni a centrocampo. Ci sono giocatori anche importanti che non dico siano in uscita, ma che hanno mercato e a centrocampo e in attacco la società dovrà intervenire, almeno qualche cosina andrà fatta”.
Ha qualche nome da suggerire al Torino pur nella consapevolezza che bisognerà capire chi sarà l’allenatore?
“Esatto, prima di tutto bisognerà capire chi sarà alla guida tecnica della squadra perché in base all’allenatore possono cambiare i piani e la strategia del club. Fare qualche nome è difficile, anche perché bisogna vedere come finirà la stagione. Personalmente sto cercando di riportare in Italia Fernando Tissone, che ha giocato nella Sampdoria, nell’Atalanta e nell’Udinese ed è stato anche in Spagna e in Portogallo negli ultimi due anni dove ha fatto molto bene. A gennaio non abbiamo chiuso una trattativa che era quasi conclusa con il Portland in MLS a causa del Coronavirus, ma è un giocatore che sta bene fisicamente e mentalmente, ha maturato esperienza in Champions e conosce benissimo la Serie A. E’ un giocatore che ha mercato in Italia, può fare gola a tante squadre e può essere un nome anche per il Torino. E’ un giocatore tecnico, un centrocampista di qualità e quantità e può giocare in tutti i ruoli nella parte centrale del campo. Qualche anno da Del Neri all’Atalanta lo ha inventato play davanti alla difesa e ha fatto molto bene. Per qualità tecniche e fisiche Fernando è un giocatore che si adatta a qualsiasi ruolo dal centrocampo in su. Ha 33 anni, ma ha tanta esperienza e sta bene fisicamente per cui può dare tanto sia in campo sia nello spogliatoio”.
Oltre ad Ansaldi anche De Silvestri è in scadenza di contratto per cui il Torino dovrà fare qualche cosa anche per le fasce avendo oltre loro due il solo Ola Aina nel ruolo. Tanto più che le fasce hanno un ruolo importante nell’economia del gioco.
“Soprattutto per come gioca il Toro le fasce sono molto importanti. Le ali devono avere energia per coprire tutta la fascia e il ruolo comporta un dispendio elevato per cui il Torino dovrà intervenire e con due giocatori in scadenza e con pochi ricambi nel ruolo diventa una priorità, dal mio punto di vista. Servono giocatori importanti perché Belotti è un giocatore fantastico, ma più occasioni gli vengono create e più ha possibilità di fare gol. Di gol Belotti ne ha sempre fatti, ma gli servono due ali che arrivino sul fondo e crossino in area, gli attaccanti sono avvantaggiato dal gioco che fa la squadra. Ogni stagione è diversa dall’altra, però, per come gioca il Torino sulle fasce ha bisogno di calciatori veramente validi”.
Nonostante le difficoltà in generale che ci saranno in sede di calciomercato, il Torino riuscirà ad allestire una squadra che provi a lottare per un posto in Europa League?
“Sì, sicuramente la piazza merita l’Europa League. Sarà un mercato di scambi e ben diverso da quello che era avvenuto negli scorsi anni con grandi colpi, però, il Toro ha tutto per poter allestire una sua squadra per almeno stare nella parte alta della classifica e poi se in un campionato disputato da protagonista arriverà anche l’Europa non ci sono dubbi che il Toro meriti questo palcoscenico. Sicuramente la squadra sarà allestita per fare meglio di quest’anno”.