ESCLUSIVA TG – L. Moggi: “Longo la scelta giusta per il Toro? Sì. La squadra? Va bene, il problema è ….”
Luciano Moggi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Moggi è stato un dirigente e manager calcistico ed è anche opinionista televisivo e radiofonico di trasmissioni sportive e giornalista pubblicista. Con lui abbiamo parlato del momento difficile che sta vivendo il Torino e del neo allenatore granata Moreno Longo.
Dopo l’esonero di Mazzarri, è stata la soluzione giusta affidare la panchina a Moreno Longo?
“Penso che sia stata una buona soluzione perché gli è stato fatto un contratto fino al termine del campionato per cinque mesi. Intanto c’è un risparmio economico, ma a prescindere da questo io stimo Longo che ha fatto bene nel settore giovanile e discretamente a Frosinone in Serie B per cui può portare avanti in maniera più che decente il Torino fino alla fine del campionato, magari migliorandolo rispetto a quello che è stato il passato di Mazzarri”.
Dalla sua esperienza, come è possibile che il Torino abbia avuto un tracollo così forte?
“Probabilmente è stata sbagliata l’impostazione della preparazione considerando che c’erano da fare i preliminari d’Europa League e quindi la preparazione è stata anticipata ed è evidente che c’è stato qualche errore nel farle e la squadra poi ne é andata di mezzo e con l’andare del tempo è subentrata la fatica e i giocatori non ragionavano più in mezzo al campo. Io credo che questo sia stato l’errore che ha portato questa squadra a un tracollo come quello di domenica con la sconfitta per quattro a zero con il Lecce”.
Sconfitta che era stata preceduta in campionato da quella ancora più pesante per sette a zero con l’Atalanta.
“A prescindere, ma forse fa più sensazione il quattro a zero di Lecce perché il Lecce aveva segnato ben poco in tutto il campionato (prima della gara con il Torino aveva realizzato 23 gol, ndr)”.
A gennaio nessun giocatore è stato preso per rinforzare la squadra nonostante il Torino alla fine del girone d’andata fosse a due punti dal sesto posto. Non sarebbe stato invece meglio fare uno o due innesti?
“Il Torino per disputare un ottimo campionato di mezza classifica era già competitivo così. Ripeto, se è vero, ed è vero che il Torino ha fatto delle bellissime partite all’inizio è anche vero che, secondo me, il tracollo non è dovuto alla mancanza di giocatori perché nel Torino ci sono giocatori molto importanti: Sirigu è uno, Izzo è un altro e non sto a parlare di Belotti. E’ una squadra che sostanzialmente è messa bene, ma non ha reso perché c’è stato l’impatto dei preliminari che ha contribuito a confondere le idee prima all’allenatore e poi al preparatore. Credo che Longo possa riportare in condizione la squadra e soprattutto moralmente il cambio d’allenatore dà sempre qualche cosa in più, ma penso che la squadra sia soltanto da ritemprare perché all’inizio non è stata fatta una preparazione adeguata”.
Quindi adesso servirebbe un richiamo della preparazione?
“Sì, perché lo sbaglio è stato fatto a monte”.
Ma per quel che riguarda l’assenza di innesti?
“Questa squadra era ed è sufficientemente competitiva per lottare per l’Europa League c’è soltanto il mood dell’allenatore che evidentemente Mazzarri aveva perso per strada”.
Il Torino è distante cinque punti dal sesto posto e ci sono molte squadre ammassate in pochi punti, ma è ancora possibile, ipotizzabile che questa squadra provi ancora a lottare per l’Europa League oppure ormai è troppo tardi?
“Non è mai troppo tardi quando ci sono da giocare ancora sedici partite. Il problema vero è vedere se Moreno Longo riuscirà a riportare in carreggiata, a convincere e a ridare autostima a questa squadra che dell’autostima ha perso completamente le tracce considerando appunto il quattro a zero di Lecce”.