ESCLUSIVA TG – Iunco: “Torino e Salernitana devono entrambe vincere: sarà una gara di temperamento”

02.04.2022 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Antimo Iunco
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Antimo Iunco
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antimo Iunco è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Iunco ha militato fra gli altri club nella Salernitana nella stagione 2008-2009 e poi in quella 2010-11 nel Torino. Attualmente ha una società di tecnica individuale “Soccer Academy Antimo Iunco” a Verona e la prossima stagione aprirà una scuola calcio che si prefigge di fare crescere con dei valori i ragazzi, e collabora con il San Zeno calcio che fa parte delle Academy del Toro. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue due ex squadre.

Il Torino nell’ultima gara ha perso con il Genoa e la Salernitana anche se ha due partite da recuperare ha 16 punti dopo 28 giornate. Come si immagina la sfida di questa sera dove entrambe, seppur per motivi diversi,  hanno bisogno di vincere?

“Dico che nessuna delle due ha bisogno di un punto nel senso che un pareggio non serve. La Salernitana più ancora del Torino ha bisogno di punti, tanto più che giocano in casa, per alimentare la speranza di continuare a lottare per la salvezza. Da alcune partite sta facendo bene e ha innalzato il proprio trend ed è sempre una squadra dura da affrontare non avendo più nulla da perdere ed è in questi casi che arrivano i problemi. Il Torino dal canto suo deve dare un segnale visto l’ultimo periodo non brillante e l’ultima sconfitta che ha lasciato un amaro in bocca importante. Deve dare continuità al progetto che è stato portato avanti con difficoltà, anche se sembrava che si fosse incanalato nel binario giusto. A Torino non è mai facile lavorare perché c’è pressione e si vuole tutto e subito e alle volte non si ha il tempo. Credo che sarà una partita aperta a un over, con tanti gol proprio perché tutte e due le squadre attaccheranno. Per cui se il Torino sarà paziente e saprà chiudere bene gli spazi in modo da non far passare palloni filtranti per gli attaccanti avversari, che per me sono veramente forti, può anche spuntarla. Ma resta una partita aperta a tutti i risultati”.

Il fatto che l’allenatore della Salernitana sia Nicola ex del Torino può essere uno svantaggio per i granata piemontesi?

“No, non è uno svantaggio perché sono due allenatori con caratteri simili, ma con due filosofie di gioco ben diverse e ben collaudate. Nicola in qualsiasi squadra in cui è andato a risollevare le sorti ha sempre fatto benissimo e mi dispiace perché poi non gli hanno dato la possibilità di poter sedere in panchina fin dall’inizio della stagione in modo da dare continuità e magari riuscire a fare qualche cosa di carino. Non ritengo che Nicola sia solo un porta barche in porto poiché per il temperamento che ha e ciò che ha fatto è un allenatore che può ambire a fare bene in Serie A”.

Il Torino qualche problema di formazione lo ha fra infortuni e squalifica, però anche la Salernitana. Ma la squadra di Juric ha anche da affrontare la questione portiere anche se il mister ha detto che continua con Berisha.

“I portieri del Torino sono entrambi bravi, comunque il ruolo è particolare e basta poco e vengono a mancare tutte le certezze. Sia Milinkovic-Savic sia Berisha sono entrambi portieri da Toro avendo carisma e carattere e possono essere entrambi titolari. Sicuramente è dura per un portiere che parte titolare e poi si deve accomodare in panchina. Il portiere pur facendo parte della squadra ha un ruolo particolare e fondamentale. Se si è sul pezzo, alle volte, salva da solo le partite”.

L’assenza di Pobega per squalifica quanto può pesare al Torino?

“E’ una mancanza. Il Torino sarà rimaneggiato, ma sono del parere che chi non ha possibilità di esprimersi tanto quando gli capita l’occasione di giocare la deve sfruttare appieno in modo da far ricredere l’allenatore. Come a dirgli: “Ci sono anche io”. E questa deve essere a mentalità Toro. Chiunque gioco deve sentirsi parte del progetto e fare la differenza come la fa un titolare. Ma non è facile accendere la lampadina dopo essere stato per tante partite in panchina o se si è poco considerato. Essendo di Verona ho visto tante volte lavorare Juric e sa tenere tutti i giocatori sul pezzo. Chiunque giochi in questo momento può dare qualche cosa in più sotto l’aspetto emotivo e di qualità”.

La salernitana è la squadra che ha subito più gol e che ne ha fatti meno ed è ultima in classifica. I dati la inchiodano un po’?

“I numeri non mentono e questa è la realtà dei fatti. Nella partita singola si è come in un dentro o fuori  e alle volte ci sono degli intoppi che non danno preavviso che vanno affrontati quando si presentano. La Salernitana che oltre a dover fare punti ha anche più di un giocatore infortunato è in una situazione difficile. Per questo dico che se il Toro riesce a fare una grande partita riuscendo a colpire al momento giusto pu portare a casa una grande vittoria”.

In quali rischi possono incappare le due squadre?

“L’errore madornale che deve evitare il Torino è pensare che gli manchino giocatori importanti e che sta affrontando un avversario ultimo in classifica. La Salernitana di pensare che è ultima arrendendosi a questa condizione  perché se lo farà di certo si prenderà una bastonata nei denti e non se lo può permettere. La Salernitana deve giocare come sa e sfruttare il giocare in casa per cui attaccherà anche se sarà in difficoltà. Vedremo una bella partita dal punto di vista caratteriale perché sono squadre di temperamento sia per gli allenatori sia per i giocatori che hanno”.