ESCLUSIVA TG – Ghione: “Io mi tengo Juric e Cairo. Il derby? Se Babbo Natale arriva stasera dirò che esiste. A ogni tifoso del Toro andrebbe fatto un monumento”

28.02.2023 10:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Jimmy Ghione
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Jimmy Ghione

Jimmy Ghione è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Ghione è un attore, inviato storico di “Striscia la Notizia” e grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo del derby di questa sera.

Come vede il Toro in questo derby?

“Mah, dico la verità, sono stufo non ovviamente del Toro o della classifica, ma di quello che succede sempre con la Juve: i numeri parlano chiaro. Andiamo di nuovo a giocarci il derby e la Juve ultimamente tra l’altro sta giocando anche meglio, ma come si può pensare guardando i numeri di poter vincere. Lo speriamo tutti, ma alla fine, purtroppo, sembra sempre un libro già scritto. Una cosa all’ultimo minuto, un fallo, un rigore, l’azione bellissima che viene fuori non si sa per quale motivo e vince sempre la Juve. Loro hanno giocatori più forti, giocano in casa, arrivano da 1000 derby vinti quindi io che cosa posso sperare ancora?  Di prendere pochi gol? Questa è la verità. Questa sera sarà un martedì di passione e domani ci leccheremo le ferite. Io sono uno positivo, ma su cosa possiamo essere positivi? Arriviamo da un pareggio, però stavamo perdendo con la Cremonese e andiamo a giocare con la Juve quindi qual è la nostra speranza?. Vedere la Juve con il Nantes è stata una mazzata e io continua a dire che, purtroppo, il Torino ha un gap enorme per quel che riguarda il derby rispetto a Roma e Lazio, Genoa e Sampdoria, Verona e Chievo, Inter e Milan. Il derby di Torino è purtroppo, non dico già segnato perché ci mancherebbe altro, ma i valori in campo  sono quelli. Ciò che guadagna un giocatore della Juve e quello che guadagnano tutti i calciatori del Toro messi insieme. Ma io, nonostante le critiche e tutto, io sto con Cairo perché dà una solidità finanziaria anche se non si vincerà. Basta guardare non solo in Italia, ma anche in Europa per vedere che le squadre più forti sono tutte infognate dal punto di vista dei bilanci. Quindi Cairo è comunque una persona seria. Si dice che Cairo sia braccino, ma lui sta controlla i libri contabili e con il volume d’affari  che c’è nel calcio se non si investe non dico milioni bensì decine di centinaia di milioni non si vince. E a parte il Napoli, che non critico e anzi sono molto felice di vederlo primo in classifica, ma è sotto gli occhi di tutti che nel calcio si vince chi mette più soldi. Mettere più soldi vuole dire mettere a bilancio qualche cosa sempre di nebuloso. Va detto. Noi non vinceremo con Cairo, navigheremo a vista, ma io non voglio avere l’americano o l’arabo che arrivano e poi dopo se ne vanno e rimaniamo con 100 milioni di debiti e poi andiamo a finire chissà dove. Quello che succede è questo, è sotto gli occhi di tutti. In Spagna arbitri comprati, il Barcellona ha un miliardo di debiti e così il Real Madrid, ma queste sono le squadre che vincono.  La Juve vince e poi viene fuori tutto ciò che viene fuori. In questo momento io mi sento di proteggere il mio presidente, m spiace non vincerà il derby, non vincerò il campionato, però è anche ora di avere persone serie e trovo che a livello di bilancio e di azienda Cairo ha una solidità ed è una persona serie perché lo conosco. Basta dire “Cairo vattene” perché chi viene? Quindi noi perderemo il derby perché giochiamo con una squadra che è la Juventus”.

Però bisogna andare a giocarsela la partita. Una parte della Curva Maratona boicotterà il derby non andandolo a vedere perché per comprare i biglietti è obbligatorio iscriversi al sito bianconero, ma domenica mattina in più di 2000 sono andati a sostenere la squadra al Filadelfia visto che c’erano le porte aperte ai tifosi . Da tifoso, anche se per impegni non può venire a vedere il derby, che posizione prende?

“Io sto con i tifosi del Toro che sono i migliori del mondo e non lo dico per ruffianeria perché sono anch’io un tifoso. Con tutto quello che abbiamo passato e con tutto quello che ci succede dovremmo avere non solo le foto dei giocatori, ma fare un monumento a ogni tifoso del Toro per quello che patisce ogni partita. Ripeto, non è un discorso di società, ma di fede e, purtroppo, siamo in una città dove esiste la Juve e con il calcio che ha alti e bassi si vive nella classifica che occupiamo. Fossi a Torino verrei eccome, ma i tifosi sono straordinari, do loro un abbraccio perché sono veramente il dodicesimo giocatore in più in campo”.

Juric ultimamente ha ricevuto qualche critica perché ha detto in conferenza stampa “noi siamo questi, squadre come la Cremonese sono al nostro stesso livello” e alcuni credono che così sminuisca la squadra. Lei che opinione ha?

“A me Juric piace molto perché sa di calcio e ha, secondo me, il polso della situazione. E’ chiaro che questi sono i giocatori e io sono con Juric, poi ci sta pareggiare con la Cremonese o perdere con lo Spezia, ma la Cremonese ha fatto uscire il Napoli e la Roma dalla Coppa Italia ed è stata l’unica squadra che finora in questa stagione è andata al Maradona e ha vinto. Non esistono più le squadre materasso di una volta. Le partite bisogna giocarsele, vale anche tanto la forma atletica e fisica. Conta molto il preparatore atletico perché il calcio è sempre più fisico. Io sto con Juric e sto con la società, mi spiace. Prima avevo delle rimostranze da fare, nel senso che la squadra ha bisogno di un presidente, di una società solida, ma per quello che vedo in giro alla fine della fiera mi tengo stretti Juric e Cairo. Qualche tifoso mi odierà, però io non guadagno dal Torino per parlare bene della società. Lo dico perché preferisco avere libri contabili a posto  piuttosto che vincere un anno e magari andare in Europa League, in Champions sarebbe difficilissimo, e l’anno dopo viene fuori che ci sono state chissà quali manfrine. Juric me lo tengo, poi i giocatori ci sono anche e forse vanno inserite e spero che lui lo possa fare. Ci sono anche tanti infortunati, abbiamo puntato su Pellegri e, purtroppo, è sempre infortunato quindi abbiamo solo Sanabria. Sono stati provati Seck e Karamoh come punte, vediamo. Il derby è una partita secca  dove però il passato insegna che non è di certo la nostra partita”.

Il bollettino medico mette i brividi: si è fatto male anche Vieira oltre a Vlasic, Lazaro, Pellegri e Zima. L’unico che è stato recuperato è Ricci e Ilic deve essere gestito per cui la formazione sarà fatta più dal medico che dall’allenatore.

“La cosa che mi spaventa è che sta succedendo qualche cosa visti tutti questi infortuni. Una volta pedalare e calci nel di dietro. I giocatori erano 14-15 e se allora fosse accaduto quello che sta succedendo adesso avrebbe dovuto giocare la Primavera, ma invece giocavano sempre gli undici titolari. Ormai i giocatori sono cavalli di cristallo. Perché tutti questi infortuni?”.

Anche nelle altre squadre ce ne sono parecchi.

“Esatto, è proprio quello che sto dicendo. Io, purtroppo, sono anziano nel senso che sono un finto giovane, ma mi ricordo che negli anni ’80-’90 le squadre quelle erano e quelle giocavano tutte le partite o quasi, ma ora si fanno male tutti. Pensiamo, ad esempio, a Pogba che è fuori da tantissimi mesi. Un tempo uno si faceva male al legamento e stava fermo, ma adesso non so che problemi abbiamo a livello muscolare. Se giocassero e rugby la Nazionale o la squadra non esisterebbe”.

Forse si giocano troppe partite e poi c’è stato il Mondiale in un periodo insolito.

“Ma noi il Mondiale non lo abbiamo giocato”.

Però parecchi calciatori che giocano in Italia sì.

“Forse dipende dal fatto che il calcio è più fisico adesso e anche negli allenamenti si portano i giocatori all’estremo e si rischia. Ma io non faccio il preparatore atletico quindi non lo so. Tornando al derby, sono preoccupato, ma mi aspetto …. Mettiamola così: credo in Babbo Natale e che arrivi questa sera. E se poi veramente stasera arriva Babbo Natale dirò «allora vedi che esiste»”.