ESCLUSIVA TG – Biasin: “Al Torino pochi innesti, ma funzionali per arrivare in Europa League”

01.01.2017 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
ESCLUSIVA TG – Biasin: “Al Torino pochi innesti, ma funzionali per arrivare in Europa League”
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© foto di Alessio Alaimo

Fabrizio Biasin è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Biasin è capo servizio dello sport del quotidiano Libero ed è opinionista in trasmissioni televisive. Con lui abbiamo parlato di cosa farà il Torino nella sessione di mercato che aprirà fra due giorni.

Il Torino ha bisogno di rinforzi in difesa a centrocampo e in attacco. Iniziamo dalla difesa, i nomi più gettonati sono Silvestre, Tonelli, Izzo, Munoz, Vida, Simunovic, Fornasier, ma chi arriverà?

“Non dico che il Torino sia una squadra completa perché bisogna sempre trovare giocatori per rinforzarsi, però, non ha tutta questa necessità e in difesa, secondo me, avrebbe bisogno di un terzino sinistro perché in questo momento ha il solo Barreca poiché Avelar è reduce da un doppio lungo infortunio e Molinaro anche lui, sempre a causa di un infortunio, non sarà disponibile prima della fine di febbraio, forse anche un po’ dopo. L’ideale, quindi, sarebbe un giocatore che è in grado di giocare sia a sinistra sia al centro e credo che su questo profilo di calciatore andrà la società granata. I nomi fatti andrebbero tutti bene, ma non credo che abbiano già intavolato trattative in via di risoluzione finale perché, come si sa, il Torino è più concentrato su Iturbe che è il giocatore che vorrebbero per completare il reparto offensivo. Penso che il Torino in questo momento sia concentrato su quest’ultimo obiettivo”.

La trattativa per Iturbe potrebbe essere un pochino complicata visti gli incroci che l’estate scorsa hanno portato Bruno Peres alla Roma e Iago Falque e Castan in prestito con diritto di riscatto al Torino oltre che all’acquisto definitivo di Ljajic e al futuribile interesse per Skorupski?

“I rapporti tra Torino e Roma sono buoni e nel corso degli ultimi mesi/anni tra le due società abbiamo visto più operazioni di mercato per cui non credo sia tanto un problema tra società, ma piuttosto di alternative. Sappiamo che Iturbe vuole continuare a giocare in Italia o comunque in Europa e sappiamo altrettanto bene che ci sono tiepide sirene cinesi, ma credo che il giocatore voglia continuare la sua carriera qua e di conseguenza la possibilità di un suo passaggio in granata c’è. Ci sono comunque delle alternative per lui come il Genoa, ma credo che in questo momento il Torino sia abbastanza avanti rispetto a tutte le altre pretendenti. Mihajlovic vuole questo tipo di giocatore e timidamente dico che è un’operazione che si farà, ma il mercato ufficialmente deve ancora aprire per cui aspettiamo e vediamo. Mi sembra, però, che i rapporti fra Torno e Roma siano sufficientemente buoni per far sì che la società granata porti a casa questo giocatore”.

Anche per il centrocampo circolano dei noi da Grassi a Castro e da Poli a Donsah per avere delle valide alternative a Benassi e Baselli che spesso sono sostituiti nella ripresa poiché il loro dispendio di energie è elevato. Ci saranno novità per la mediana?

“Diciamo che il profilo che piacerebbe a Mihajlovic, anche solo perché l’ha conosciuto direttamente, è Poli del Milan tanto più che il giocatore con Montella trova pochissimo spazio, per cui potrebbe essere un colpo buono. Non è semplice però perché il Milan in questo momento non può fare grandi operazioni di mercato soprattutto in ingresso e quindi prima di privarsi di un giocatore ci penserà molto bene. Al Torino serve un giocatore che faccia rifiatare i titolari e possa dare un po’ di muscoli, ma devo dire che per il centrocampo, rispetto a difesa e attacco, è più semplice trovare delle alternative perché attualmente in serie A ci sono tanti calciatori che giocano poco o addirittura non hanno giocato per cui anche in questo caso, probabilmente, un rinforzo arriverà. L’ottica del Torino, secondo me, è di prendere un giocatore per reparto, in difesa, a centrocampo e in attacco, dove Iturbe possiamo considerarlo un attaccante”.

Mihajlovic, come tutti gli allenatori, vorrebbe che i rinforzi arrivassero subito e alcuni come Rincon hanno già fatto le visite mediche con la Juventus e Pavoletti è già a disposizione di Sarri. Dare subito i giocatori ai mister non è impossibile, sarà così anche in casa granata o si aspetterà la fine del mercato?

“La filosofia di Cairo, che poi è la filosofia di quelli che sono molto attenti a spendere, è di aspettare per vedere di fare affari, a differenza di quello che è accaduto per Rincon e Palovetti dove le società vogliono un giocatore e lo pagano potendosi permettere di non aspettare. Il Torino, secondo me, fa bene a temporeggiare perché il mercato di gennaio è un mercato dove non si deve pensare di andare a prendere nomi di primissima fascia, ma riuscire a consolidare una rosa e penso che nell’ottica delle rose a venticinque ci siano veramente tanti calciatori in eccesso in serie A e quindi bisogna saper valutare e ponderare bene e non vedo quale sia il problema se si aspetta un po’. So che gli allenatori vorrebbero tutto e subito, ma meglio un giocatore giusto preso in ritardo piuttosto che uno sbagliato preso subito”.

I tifosi del Toro possono sperare di avere una rosa rinforzata poiché Mihajlovic continua a tenere come obiettivo stagionale il giocarsi fino all’ultimo l’accesso all’Europa League?

“Sì, Mihajlovic è stato chiarissimo e, secondo me, crede davvero in questo gruppo e proprio per questo motivo non andrà a stravolgere più di tanto la rosa, bisogna mantenere molto bene gli equilibri perché se poi arrivassero troppi nuovi calciatori che vogliono giocare si finirebbe per creare problemi con chi finora ha tirato la carretta, molto bene tra l’altro. Secondo me al Torino ci saranno pochi innesti, ma funzionali per arrivare in Europa League.
Auguro che il 2017 sia un ottimo anno per i granata, anche nella seconda parte della stagione e faccio un saluto all’amico Sinisa che qui a Milano conosciamo molto bene”.