ESCLUSIVA TG – Iunco: “Se il Toro battesse il Chievo si lancerebbe alla grande”

19.12.2013 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Iunco: “Se il Toro battesse il Chievo si lancerebbe alla grande”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antimo Iunco è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Iunco è stato attaccante del Chievo dal 2007 al 2009 e del Torino nella stagione 2010-2011, attualmente è un giocatore del Trapani. Con lui abbiamo parlato della sfida che ci sarà domenica pomeriggio fra le sue ex squadre.

 

Il Torino nelle ultime giornate ha incrementato i punti in classifica giungendo al settimo posto, mentre il Chievo dopo un avvio difficile prova a riprendersi anche con il ritorno di Corini in panchina. I tifosi che partita si devono attendere?

“Sicuramente si affronteranno due squadre in salute per quello che si è visto da parte di entrambe nell’ultimo periodo, possono esprimere un bel calcio e hanno giocatori importanti. Ovviamente ci sarà il fattore campo e pubblico che per il Torino può fare una grande differenza poiché gioca in casa. I granata con ventidue punti iniziano a vedere l’Europa e a Torino appena s’intravede qualche cosa di così d’importante tutti sperano e sognano di raggiungere certi traguardi e se la squadra continuasse come sta facendo aumenterebbe le proprie possibilità. Comunque le due formazioni sono reciprocamente alla portata e la partita è aperta a qualsiasi risultato, certo è che se il Torino battesse il Chievo si lancerebbe alla grande, ma dall’altra parte i veneti si presenteranno in campo andando all’arrembaggio per guadagnare i punti per raggiungere la salvezza prima possibile, che risultati alla mano è l’obiettivo della squadra, anche perché quando non si vince spesso e i risultati non arrivano c’è sempre un po’ di preoccupazione, però l’ambiente Chievo sa farsi valere”.

 

Il Torino si propone con il 3-5-2 o con il 3-4-1-2, quindi sa cambiare il suo modo di giocare e anche il Chievo da quando è arrivato Corini ha variato il modo di stare in campo. Ci sono degli accorgimenti che le due squadre possono adottare per mettere in difficoltà l’avversario?

“Secondo me in questo momento chi sta facendo fare il salto di qualità al Torino è la coppia d’attacco Cerci-Immobile, che garantiscono una presenza importante nelle aree di rigore avversarie e in particolare Cerci che è nel giro della nazionale e ha una marcia in più rispetto a tanti altri calciatori. Per cui il Chievo deve stare molto molto attento a questi due giocatori e dall’altra parte ci sono Théréau e Paloschi, calciatori che sanno fare bene il loro mestiere e che fanno paura. Credo che la partita possa essere risolta da questi giocatori in attacco. Il fatto che Ventura fa giocare sempre le sue squadre in modo propositivo e privilegiando l’attacco potrebbe diventare un punto a favore del Chievo, che dispone di giocatori importanti che hanno passo e gamba e quindi sulle ripartenze sono micidiali, come d’altronde il Torino. Entrambe le squadre sicuramente faranno vedere una grande partita”.

 

Il Chievo con i dodici gol realizzati ha forse il suo tallone d’Achille nel segnare, mentre il Torino qualche gol di troppo lo ha subito, anche se nelle ultime due gare ha mantenuto inviolata la sua porta. Sono questi gli aspetti sui quali dovranno concentrarsi gli allenatori per preparare la gara?

“Sicuramente prepareranno la partita sotto questi aspetti, però io sono stato allenato da Ventura e posso garantire che la sua priorità in assoluto è quella di mettere la squadra nella condizione di giocare e far girare la palla in modo da far stancare gli avversari e poi cercare la miglior aggressione dello spazio al momento giusto, in questo lui è un maestro e la cosa è sotto gli occhi di tutti. Non ho mai avuto il piacere di essere allenato da mister Corini, però ho visto giocare le sue squadre che anche in categorie minori hanno sempre espresso un calcio di buon livello, l’anno scorso era arrivato al Chievo a campionato in corso ed era riuscito a dare alla squadra una sua identità e quest’anno è ritornato ridando la sua impronta e conosce bene l’ambiente Chievo quindi, secondo me, sarà veramente una bella partita, in più Corini è un ex del Torino e vorrà fare bene. E’ una partita delicata dove tutte e due le squadre cercano punti: il Chievo per salvarsi il prima possibile e il Torino ormai ha un obiettivo più importante e ci terrà a raggiungerlo”.

 

I tifosi del Toro pensano all’Europa League, meglio stare con i piedi ben ancorati a terra o finalmente è giunto il momento di sognare?

“Mah, sicuramente per quello che si è visto il Torino é un grande gruppo e una grande squadra e se mantiene la “cattiveria” delle provinciali e si pone in tutte le partite come se di fronte avesse una squadra di campioni può puntare a qualche cosa d’importante. Però non deve mai cadere nella tentazione di essere superiore al suo avversario, e Ventura lo ripete sempre ai giocatori che bisogna scendere in campo da provinciale, solo così si possono raggiungere gli obiettivi che sognano i tifosi”.

 

Cambiando argomento e parlando della sua attuale squadra, il Trapani ha ventitre punti e occupa il dodicesimo posto in serie B in coabitazione con il Brescia. State disputando un campionato in linea con gli obiettivi d’inizio stagione?

“Sì, noi siamo una neopromossa e da noi non ci si può aspettare grandi imprese, la società ha mantenuto l’assetto della squadra che lo scorso anno ha vinto il campionato e su questo si basa l’allenatore. Il Trapani è come una famiglia dove si sta bene e, secondo me, abbiamo margini di miglioramento importanti e sicuramente ci toglieremo delle belle soddisfazioni giocando con la cattiveria e il furore agonistico che ci contraddistinguono e che c’erano già in Lega Pro. Siamo un po’ come il Torino se giochiamo sempre tutte le partite da provinciali alla fine i risultati ci premieranno e, come dicevo, ci toglieremo delle soddisfazioni”.