Carlo Nesti: “Mercato: a Torino Rhibo (Softball) meglio di Juve-Toro?”
Dai tempi delle Olimpiadi 2006, 9 anni fa (e sembra ieri), la Torino dello sport non era tanto europea. Innanzitutto, a farla sentire tale, c’è l’elezione a “capitale europea dello sport 2015”, che porterà in città molti avvenimenti di rilievo.
Poi, la presenza contemporanea delle squadre di calcio di Torino, come non succedeva da oltre 20 anni, nelle Coppe continentali: la Juventus in Champions League, e il Torino in Europa League.
Ma, per chi non lo sapesse, l’Europa è anche il vanto di un’altra realtà della provincia torinese, e cioè la Rhibo Softball La Loggia, vincitrice del secondo scudetto consecutivo, e dell’equivalente della Champions League, il sogno pallonaro bianconero.
Si direbbe che, in questo mese di gennaio, il club, in sede di mercato, stia facendo meglio di Juventus e Torino. I bianconeri devono pescare la carta giusta fra Mkhitarian, Iovetic e Januzaj, ma sono ancora fermi, mentre i granata, dopo Maxi Lopez, cercano Ilicic.
La Rhibo, invece, aveva in rosa le statunitensi Camello, Fama e Lindsey. Non era facile trattenerle in Italia, ma la Fama è già una certezza, mentre, in attesa di risolvere i problemi burocratici della Camello, si parla dell’arrivo di un’altra americana di prestigio.
E’ la società del presidente Giorgio Bonaguro, della vice-presidente Michela Cane, dell’addetto stampa e team manager Andrea Soldano, della manager Maria Grazia Barberis, e dei coach Luca Rinella e Corrado Setti.
Lo sponsor Rhibo ha sostenuto il salto di qualità di una formazione che, in casa, gioca in Via Don Luigi Sturzo, 40, a La Loggia, con i colori sociali bianco-viola per le partite interne, e quelli grigio-nero per le partite esterne.
Nel softball, lo scopo è segnare punti, facendo in modo che i giocatori avanzino su un percorso composto da 4 basi. È un discendente diretto del baseball, sebbene con alcune differenze, quali l'uso di palle più grandi e più pesanti (di circa un terzo rispetto al baseball).
Inoltre, il fatto che il lanciatore deve lanciare con un movimento, tale per cui il rilascio della palla avviene, quando la mano si trova sotto l'altezza dell'anca col braccio (nel baseball, invece, la palla può essere rilasciata da qualsiasi posizione).
La squadra piemontese, che nelle eliminatorie aveva ceduto allo Joudrs Praga, si è imposta per 5-0 nella finale del riscatto, sempre lontano dal suo stadio. Questo trofeo, infatti, è maturato, dopo i titoli tricolori a Bollate e Bussolengo, a Montegranaro.
Greta Cecchetti è stata premiata come miglior lanciatrice del torneo. Ha costruito la vittoria, in pedana, contro Jennifer Feret, che ha retto solo 3 riprese.
L’ultima rosa, nella stagione aprile-settembre 2014, era formata da: Barbieri, Biasi, Bosdachin, Brandino, Camello (USA), Carlucci, Dalbesio, Dall’ò, Danielato, Di Maio, Fama (USA), Gennero, Moreo, Musitelli, Necco, Pasca, Pizzorni, Ricchi, Rizza, Turazzi e Lindsey (USA).
Lo sport italiano è nato in Piemonte, con la Ginnastica Torino. E’ la regione, nel calcio, di Juventus, Torino, ma anche Pro Vercelli, vincitrice di 7 scudetti. La “casa” di Belmondo, Berruti, Bettega, Boniperti, Cappellazzo, Damilano, G. Ferrari, Gros, Piola e Pozzo.
Si sapeva che era la “patria” della palla-pugno, con una grande tradizione nella palla-tamburello, ma ora il softball entra di diritto fra le specialità, che rappresentano meglio il territorio. La Rhibo Softball La Loggia ne è la porta-bandiera, con l’auspicio che altri sport di squadra ritrovino l’antica gloria.
Al Piemonte servono successi, e non... complessi (di inferiorità)!