Tre punti d'oro, granata baciati dalla fortuna

Qualcuno, lassù, ha dato una mano. E si, perché se il Toro è riuscito ad uscire dalla gara del Bentegodi con i tre punti, è solo per un concentrato di coincidenze fortunate concatenate tutte insieme, roba che se non vale un 6 al Superenalotto, poco ci manca. La squadra di Jurc ha giocato una partita molle, svogliata, ricca di errori e senza dare la minima idea di volerla vincere. Di tiri in porta non se ne vedono, la metà campo viene superata sporadicamente e quando accade non porta a nessun pericolo per la porta di Montipò. E' il Verona che nella ripresa ci prova decisamente di più, e trova la vittoria con un gol regalato da una rimessa laterale di Tameze. O meglio crede di trovarla, ma a quel punto, francamente, nessuno avrebbe avuto dubbi sul risultato finale.

Neppure Juric, che a un certo punto fa esordire in Serie A prima Savva e poi Dellavalle, dando ormai per persa la partita. E invece, proprio con i cambi la vince: prima Lazaro dalla destra mette in mezzo un pallone che Pellegri, anche lui entrato da poco, manca ma il ragazino cipriota, carico di entusiasmo, colpisce con la punta del piede infilando Montipò. Il Verona ha mollato, convinto di aver raggiunto l'obiettivo salvezza, ma ha sbagliato, non solo per il pareggio. Da quel pari è nato un blackout, ancora Lazaro serve in area Pellegri sei minuti dopo, la punta, colpita dalla contestazione del pubblico in settimana, prova un qualcosa di difficilissimo, e gli va bene: non lontano dal fondo del campo, cerca la conclusione, Montipò commette la frittata, la palla gli passa sotto le gambe e dopo aver colpito il palo opposto, ricolpisce il primo e si insacca. Non è finita, però. Il Toro si è trovato in vantaggio senza nessun merito, casualmente, ma nonostante ciò, si chiude nella propria area come una squadra senza obiettivi contro una altamente motivata, e solo per la casualità della spintina di Henry su un altro subentrato, Dellavalle, non può gioire per un pareggio che, di certo, non avrebbe demeritato, anzi.