Carlo Nesti, l'arbitro-metro. Fiorentina, Inter e Torino "massacrati"
Il “dossier”, realizzato da Massimo Fiandrino, registra tutte le occasioni nelle quali, secondo “La Gazzetta dello Sport”, fonte autorevole, in quanto primo quotidiano italiano in assoluto, le grandi “tradizionali” sono state avvantaggiate, o danneggiate, da errori arbitrali.
Si tratta, ovviamente, di uno studio soggettivo, e comunque indicativo, perché i colleghi della “rosea” hanno adottato, in modo legittimo, la loro discrezionalità, nel giudicare se un episodio importante dovesse essere menzionato, e come dovesse essere interpretato.
INTER
CAMPIONATI (82 IN A) A GIRONE UNICO DAL 1929 AL 2014
RIGORI: A FAVORE 464, CONTRO 316
CAMPIONATO 2012-2013
RIGORI: A FAVORE 5, CONTRO 7
ERRORI: A FAVORE 11, CONTRO 20
CAMPIONATO 2013-2014
RIGORI: A FAVORE 1, CONTRO 7
ERRORI: A FAVORE 17, CONTRO 23
COMMENTO
L’Inter, nelle ultime 2 stagioni, rappresenta una eccezione, nel panorama delle grandi, che, di solito, non vengono mai penalizzate, in modo esagerato, dalle decisioni arbitrali. In 2 campionati, appena 6 rigori a favore: 1 solo quest’anno. E, inoltre, ben 43 episodi a favore ignorati, a fronte di 28 contro sanzionati. E’ un caso, o c’entra la fase di transizione societaria, e cioè una pressione meno assillante dei dirigenti?
JUVENTUS
CAMPIONATI (81 IN A) A GIRONE UNICO DAL 1929 AL 2014
RIGORI: A FAVORE 485, CONTRO 265
CAMPIONATO 2012-2013
RIGORI: A FAVORE 11, CONTRO 5
ERRORI: A FAVORE 20, CONTRO 15
CAMPIONATO 2013-2014
RIGORI: A FAVORE 4, CONTRO 3
ERRORI: A FAVORE 18, CONTRO 22
COMMENTO
Questi dati sono un boccone amaro, da digerire, per chi sostiene la tesi della Juventus “protetta” dalla categoria dei fischietti. Sommando gli errori arbitrali contro la squadra, in 2 anni, si arriva a quota 37. Sommando gli errori arbitrali a favore, sempre in 2 anni, si giunge a quota 38. I “falchi” si rassegnino, perché si tratta di cifre inconfutabili, a meno che non si voglia considerare la “rosea” filo-juventina.
MILAN
CAMPIONATI (80 IN A) A GIRONE UNICO DAL 1929 AL 2014
RIGORI: A FAVORE 459, CONTRO 295
CAMPIONATO 2012-2013
RIGORI: A FAVORE 11, CONTRO 6
ERRORI: A FAVORE 19, CONTRO 19
CAMPIONATO 2013-2014
RIGORI: A FAVORE 5, CONTRO 6
ERRORI: A FAVORE 22, CONTRO 25
COMMENTO
Nel 2012-2013, i rigori a favore furono 6 più di quest’anno, e 5 sono veramente pochi per una grande. E’ il segnale di una presenza, sotto porta, deficitaria, con il nono attacco della Serie A, e il bomber Balotelli appena tredicesimo nella classifica cannonieri. Complessivamente, i 2 anni, gli errori a favore sono stati 41, e quelli contro 44, all’insegna di una sostanziale parità. Sono differenze del tutto ragionevoli.
APPENDICE
Guardando al resto del panorama, assume caratteristiche persecutorie il caso del Torino, che, in 2 stagioni, è incorso in 40 errori contro (15 + 25), e 20 a favore (12 + 8). Non molto diverse le vicissitudini della Fiorentina, che, nell’ultimo torneo, è stata “aiutata” 11 volte, ed è stata “danneggiata” 23: oltre il doppio degli episodi. I destini di granata e viola si incrociano anche su questo crudele versante.
LA MIA “FILOSOFIA” SULLA MOVIOLA
Ogni volta in cui tratto il tema arbitrale, premetto che, per “cultura sportiva” personale, sono contrario alla “psicosi della moviola”.
Non voglio dire che gli episodi contestati, alla fine di una stagione, “si compensano”, perché, se un club subisce un errore, nella partita decisiva del campionato, è chiaro che non lo vedrà mai più indennizzato.
Voglio dire, invece, che...
1) Non è obbiettivo ridurre l’analisi di un incontro ai frammenti della moviola, ponendo in secondo piano quantità e qualità di gioco e occasioni, espressi in 90’.
2) E’ impossibile mettersi d’accordo sul numero di episodi, fra rigori, fuorigioco e scorrettezze, considerando il risultato del momento, da conteggiare.
Ogni volta, inoltre, in cui si aprono dibattiti, a proposito di un’unica squadra, salgono alla ribalta 2 scuole di pensiero.
La prima, colpevolista, sostiene che quella squadra è aiutata dagli arbitri.
La seconda, assolutoria, sostiene che quella squadra si aiuta da sola, nel senso che ha il merito di entrare, con la forza del gioco, molto più di qualsiasi altra nell’area avversaria.
Se si entra, frequentemente, nell’area avversaria, è inevitabile creare sia occasioni da gol regolari (la maggioranza), sia occasioni da gol irregolari (la minoranza).
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