Ventura ha gli uomini contati contro il Crotone
L’ultima tegola capitata al Torino potrebbe, il condizionale è d’obbligo perché un barlume di speranza nonostante tutto sussiste, essere l’infortunio a Iori accaduto ieri durante l’allenamento. Il centrocampista ha rimediato una contusione al polpaccio, sull’entità dell’infortunio si vedrà nelle prossime ore. Così alla volta di Crotone partiranno solo venti giocatori: Coppola, Morello, D'Ambrosio, Di Cesare, Glik, Ogbonna, Pratali, Parisi, Zavagno, Basha, De Feudis, Iori, Vives, Stevanovic, Oduamadi, Pagano, Antenucci, Sgrigna, Ebagua e Verdi.
Se su Iori penzola una bella spada di Damocle, anche Pagano non è in condizione quindi c’è la possibilità, soprattutto per il secondo, di accomodarsi in tribuna. Per il resto su chi scenderà in campo dal primo minuto e su chi partirà dalla panchina dipenderà prima di tutto dal fatto se Iori sarà in condizione di giocare o meno. La mediana potrà essere a due o tre uomini e di conseguenza l’attacco varierà fra due esterni e due punte centrali oppure un trequartista, Sgrigna, e due centrali o ancora tre attaccanti che potrebbero essere Stevanovic e Antenucci più larghi con in mezzo Ebagua. Senza dimenticare che Basha, Ebagua e Vives sono diffidati.
Per fortuna che Oduamadi e Verdi hanno pienamente recuperato dagli infortuni, così almeno il mister potrà contare sulla loro freschezza e voglia di mettersi in mostra. Che il Crotone farà di tutto per chiudere gli spazi non c’è dubbio e se qualcuno si fosse illuso del contrario le parole di Calil non lasciano dubbi: “Dobbiamo pensare a giocare come sappiamo fare e lasciare pochi spazi, perché i giocatori del Torino sono bravissimi a sfruttare qualsiasi distrazione degli avversari”. Quindi per il Torino un’altra partita dove dovrà prevalere la pazienza sulla voglia di provare a tutti i costi a sfondare il muro dei padroni di casa, per non correre il rischio di essere beffardamente infilati in contropiede e grande concentrazione per cogliere al volo anche la più piccola incertezza degli avversari, in modo da presentarsi davanti al loro portiere ed essere cinici e precisi nel trafiggerlo.