Una pausa... di riflessione
Nel calcio le soste non sempre piacciono perchè, come spesso si dice, si perde il ritmo ed è un peccato dopo la bella prova vincente del Torino contro il Vicenza di martedì scorso. Intanto c'è da chiedersi se anche in Italia non sarebbe il caso di fare una sosta invernale, pur comprendendo che l'inverno più duro non sempre segue lo stesso andamento previsto, perchè la neve ed il freddo di questi giorni in genere arrivano tra dicembre e gennaio. Tuttavia una giornata di sosta può servire per tirare il fiato. Ad esempio Bianchi potrebbe ritrovare quella serenità sotto rete che gli manca da metà ottobre per tornare a segnare, Iori può riposarsi per tornare il magico centrocampista che inventava e verticalizzava come ad inizio campionato. Guberti e Suciu hanno una settimana in più per ritrovare la forma e anche chi è stato influenzato può guarire al meglio. Le tensioni del mercato sono state già superate giocando il turno infrasettimanale, ma i nuovi avranno più tempo per integrarsi. Ogbonna riuscirà a smaltire l'emozione della firma del rinnovo di contratto dopo un anno di trattativa, anche se non è mai stato intaccato da questo ritardo perchè è un filosofo per come sa gestire con la massima calma, degno di un monaco tibetano, gli stress del calcio. Gli arbitri potranno ripensare ai propri errori cercando di fare una visita oculistica in più dopo i mancati rigori, evidenti, non concessi. Allo stesso i tifosi, delusi di passare una settimana senza calcio, potranno godersi una giornata priva di stress da passare in famiglia e dedicare il loro tempo libero a qualche hobby dimenticato. Il fatto più negativo riguarda le classifiche, sia di A che di B, le quali saranno alterate dalle molte partite rinviate per neve. Se Luca Telese su Facebook propone Roma per le Olimpiadi Invernali, continuando di questo passo i calciatori dovranno imparare a sciare, può sempre essere utile qualora si decidesse di giocare ugualmente per il bene delle tv. Oggi ha vinto il buonsenso, domani chissà...