Un tuffo nel passato, quando il Toro si trovò terzo...
Un Toro solitario al terzo posto in classifica è un Toro che stupisce, sebbene sin dall’estate tutti gli addetti ai lavori avevano preventivato una stagione rosea per la società di via dell’Arcivescovado. Le operazioni lungimiranti di mercato, la conferma di tutti i big con la sola eccezione di Darmian e la guida tecnica del maestro Ventura sono le basi su cui si fonda questa riscossa a tinte granata. Per trovare il Toro così in alto dopo sei giornate di campionato però, bisogna fare un tuffo nel passato lungo oltre 20 anni: correva la stagione 1993-94, l’ultima con i due punti in palio a vittoria e la prima sotto l’egida della pay tv che trasmise in diretta (solo per gli abbonati) l'inedito posticipo serale (alle 20:30 della domenica) a cominciare da Lazio-Foggia, incontro della prima giornata. Era il Toro di Mondonico, reduce dal trionfo in Coppa Italia e da alcune stagioni memorabili; il Toro che si contendeva per la prima ed unica volta nella sua storia la Supercoppa Italiana (persa con il Milan in terra statunitense, 1 a 0 rete decisiva di Simone) ed il Toro che di lì a qualche mese sarebbe passato dal notaio con la chitarra Goveani, al liquidatore Calleri. La maglia portava come oggi il marchio Beretta (anche se all’epoca era main sponsor) e si apprestava a disputare per l’ultima volta prima dello scorso anno, una competizione europea.
Il cammino delle prime giornate di campionato fu identico a quello odierno, con uno “score” di 4 successi, un pareggio e la sola sconfitta di Parma, quando un ispirato Tino Asprilla fece piangere per tre volte i granata. Le vittorie giunsero contro Piacenza, Atalanta, Udinese e Genoa, intervallate dal pareggio a reti bianche di Napoli. Particolare non molto ben augurante, la settima sfida coincise con il derby di andata e fu per il Toro una dolorosa sconfitta, con un gol nel finale del tedesco Kohler.
A fine stagione, la squadra del “Mondo” ottenne un rispettabile 8° posto, uscendo inopinatamente in semifinale di coppa Italia contro l’Ancona, squadra cadetta. In Europa, il sogno si infranse nei quarti di finale, sullo storico campo di Highbury, contro l’Arsenal che si aggiudicò alla fine il trofeo.
Il Toro attuale con solo due impegni è chiamato a fare di meglio ed i ragazzi di Ventura sembrano sulla buona strada per aggiornare in meglio gli almanacchi.