Udinese-Torino, le pagelle. La difesa balla il tango. Attacco? Solo Cerci risponde presente

10.02.2013 18:30 di  Riccardo Billia   vedi letture
Udinese-Torino, le pagelle. La difesa balla il tango. Attacco? Solo Cerci risponde presente
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gillet 6: non trascorre un pomeriggio di soddisfazioni. Nei primissimi minuti vive il prologo al gol che arriverà già al 7’. Rimane impietrito sul palo di Maicosuel. Pochi interventi di rilievo, in compenso deve sgolarsi con il suo reparto.


D’Ambrosio 6,5: altra scorpacciata di chilometri spesi soprattutto a supportare l’anemica spinta offensiva granata. Peccato per l’incornata debole in area piccola. Buca clamorosamente sulla palla che Maicosuel spedisce sul palo. Stacca la spina solo al 95’. Ammonito e diffidato, salterà l’Atalanta.


Masiello 5,5: riflette alla perfezione la gara dei suoi compagni. Spesso costretto a ripiegare per evitare di essere divorato dalle belve bianconere. Annaspa nel difendere e fa sciopero da centrocampo in su.


Glik 5: con il suo socio uruguaiano patisce le pene dell’inferno oggi. Dovrebbe togliere il respiro a Di Natale, invece gli lascia libera uscita in occasione del gol di Pereyra. Fuori posizione in diversi frangenti. Non è da lui.


Rodriguez 5: da un suo errato disimpegno si innesca l’azione del vantaggio bianconero.  E’ un sintomo di insicurezza, rara per El Pelado, che mostra per tutta la partita. In ritardo sul tap-in di Pereyra. Peggiore uscita da quando sostituisce Ogbonna.


Brighi 5: viene travolto costantemente dagli avversari, e per la difesa granata è una brutta notizia. Offre dinamismo, ma a vuoto. Riscontra grosse difficoltà ad impostare il gioco (58’ Vives 5,5: qualche fiondata in avanti e stop. Non è il giocatore che può far svoltare una squadra).


Gazzi 6: surclassato anche lui da Pinzi e compagni, prova a metterci una pezza in alcune imbucate friulane. Rimedia come può all’assenza di fatto di un compagno di reparto. E quando si è in due, l’esito è scontato.


Cerci 7: l’attenzione dell’Udinese di concentra solo su di lui, il solo ad accendere il motore torinista. Nella prima frazione abbozza a qualcosa di positivo, poi affonda la lama: sgroppate, traversoni e traversa. Predica nel deserto.


Santana 5: un’altra infornata di confusione, dopo quella con la Sampdoria. Basta lo tiene a bada canticchiando, allora lui tenta di accentrarsi finendo in un vicolo cieco, fallo da rigore non fischiato a parte. Come al solito si inabissa nella ripresa.


Meggiorini 5: è più in terra che in piedi. Benatia e Domizzi si divertono a martellarlo. Esce con la coda tra le gambe dopo aver visto il pallone soprattutto con in binocolo (58’ Jonathas 5,5: non incide moltissimo però aumenta il peso specifico dell’attacco granata).

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Barreto 5: involuto. Alla quarta da titolare sprofonda senza alibi. Dialogo nullo con il fido Meggio, sparisce presto dai radar bianconeri. Convinzione e cattiveria hanno marcato visita. Guidolin non lo rimpiange (76’ Diop sv).

 

Ventura 5,5: il Toro è appannato e intimorito senza motivo nel primo tempo. La difesa sbanda come non mai. Ripresa con maggiore vigore per trovare il pareggio, ma la sensazione è quella di aver regalato il centrocampo all’Udinese per quasi tutta la gara. Non tornano due rigori solari alla sua squadra, ma l’approccio molle ha condizionato il resto della sfida.

 

Udinese (3-5-2)
Padelli 6,5 Benatia 7, Angella 6,5, Domizzi 6,5, Basta 6,5 Allan 5,5, Pinzi 6,5, Pereyra 7, Pasquale 6, Maicosuel 6, Di Natale 6,5. All. Guidolin 6,5.