Toro sì fortunato, ma che ha osato fino alla fine

12.09.2017 17:18 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Toro sì fortunato, ma che ha osato fino alla fine
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

I tifosi sportivi, e nel Toro ce ne sono tanti (l'importante è la fede e non solo la vittoria ad ogni costo è la filosofia granata), hanno ammesso che il Benevento domenica meritava qualcosa in più della sconfitta, perchè effettivamente non è stato un bel Toro quello sceso in campo al Vigorito, complici anche i due infortuni arrivati in successione prima a Obi e poi ad Acquah, con Miha costretto a far scendere in campo Baselli, appena rientrato dal suo infortunio.

Tuttavia, un Toro fortunato significa anche che ha osato fino alla fine, credendo nella vittoria fino al triplice fischio. E questa è senza dubbio una bella caratteristica, tipica di Miha, che non molla mai e così vuole dalla sua squadra. A prescindere da un fallo non fischiato dall'arbitro al limite dell'area avversaria, che ha visto cadere in modo non del tutto naturale Belotti e che ha fatto infuriare il mister.

In questo momento la difesa è gestita benissimo da un portiere davvero all'altezza della situazione, Sirigu. Senza nulla togliere a Hart, l'estremo difensore sardo sembra avere maggiore sicurezza, al punto che c'è davvero da ringraziare il portiere se il Torino non ha preso gol contro il Benevento. Così va elogiato Falque, che è sicuramente il più in palla in attacco, insieme a Ljajic. Da rivedere Niang, per ovvi motivi, è appena arrivato e ha vissuto un mese piuttosto movimentato. Belotti riprenderà a breve il suo spirito battagliero, è chiaro che entrambi gli attaccanti granata hanno bisogno di ritrovare serenità avendo passato un mercato che non dava loro certezze assolute.

La difesa ha in Moretti e Molinaro due pedine che danno sicurezza e il primo è sempre tra i migliori in campo, nonostante i suoi 36 anni. Tuttavia inserire un giovane come Barreca e perchè no, provare Bonifazi, aiuterebe a dare maggiore velocità alla difesa quando si trova a tu per tu con dei giovani attaccanti. Rincon ha mostrato il senso della posizione e la buona lettura della gara, pur prendendosi qualche rischio ogni tanto, tipico dei sudamericani. Un centrocampista in più sarebbe stato utile da comprare, soprattutto se arrivano gli infortuni com'è successo ora con Obi e Acquah.

Si è appena giocata la terza giornata di campionato e tutte le squadre devono ancora amalgamare il gruppo, anche se in fondo il Toro non ha cambiato molto.

L'inizio del campionato granata è stato abbastanza facile, con Bologna, Sassuolo e Benevento, partite insidiose ma assolutamente alla portata dei granata, che hanno vinto due gare e ne hanno pareggiata una. Ora cominciano ad arrivare squadre di maggiore qualità, a partire da domenica con la Sampdoria, poi arriverà l'Udinese al Friuli, nel turno infrasettimanale, osso duro, e la Juventus il 23. Tre appuntamenti in successione che ci diranno di che pasta è fatto questo Toro e se i tifosi possono cominciare a sognare. Tenendo conto che questi sette punti sono un buonissimo inizio di campionato.