Toro, i più e i meno dopo il Chievo. Attacco da sogno, gol da cineteca
Padelli: + chiude l’anno in bellezza. Due parate fondamentali nei minuti che contano, la prima quando chiude la porta al 2-0 a Paloschi, la seconda quando consolida il vantaggio dei granata su un tiro di Thereau. Alla fine può essere soddisfatto del suo 2013.
Glik : + nella sostanza ripete la buona prestazione di Udine, senza però mettere in mostra quella baldanza fisica che lo contraddistingue. Praticamente impeccabile nella ripresa.
Maksimovic: + altra prestazione di sostanza di questo giovane serbo. Ripete, senza acuti, la buonissima prestazione di Udine. Una prestazione di sostanza, senza fronzoli, senza errori, e senza patemi d’animo. Insomma alla seconda da titolare nella massima serie, un buon biglietto da visita.
Moretti: + + gioca una partita splendida, sia tecnicamente che caratterialmente. Non un solo errore, sia con che senza la palla al piede. Non c’è il minimo dubbio che lui sia la vera anima della difesa granata. Difficile trovare un difensore nel campionato italiano che abbia la sua sicurezza, la sua tranquillità, i suoi tempi, e se me lo permettete la sua personalità in campo. Da nazionale, punto e basta.
Darmian: + avesse giocato la ripresa come ha giocato il primo tempo, sarebbe stato il migliore in campo di una spanna sopra tutti gli altri. Libero di offendere, quanto di difendere. Una fionda sulla fascia destra, e, autoritario quando si tratta di difendere la propria zona di campo. Cala purtroppo nella ripresa, e non poco a dire il vero. Ma resta l’immagine di una prestazione più che sufficiente.
Basha: + mi ripeto, forse non sarà Ardiles quando ha la palla al piede, ma riesce sempre a tirare fuori la sua buona prestazione. Una specie di motorino instancabile, o se preferite, per l’avversario una fastidiosa vespa che ti ronza nell’orecchio. Sradica, letteralmente, dai piedi dei veronesi, la palla con cui avvia il contropiede che porta il Toro al terzo gol. Ma non è l’unica cosa positiva della sua giornata.
Vives: + riscatta la sua bruttissima prestazione del primo tempo, con una ripresa più che degna, coronata da un bellissimo gol, frutto di un inserimento senza palla, che onestamente sembra non appartenergli. Segno che aveva voglia di riscattare l’opaca prestazione dei primi 45’. Importante il lavoro difensivo nella parte finale del match.
Brighi: - - spiace veramente dirlo, ma è stato tra i peggiori in campo. Riesce anche ad innescare Paloschi in un contropiede che poteva chiudere la partita, ed è stata l’unica azione del primo tempo, “degna di cronaca”. Meglio nella ripresa, ma sempre lontano da una sufficienza risicata.
Pasquale: - un brutto primo tempo, scivola, ad esempio, in occasione del gol del Chievo, lasciando libero campo a Sardo che può crossare indisturbato. Non è l’unica pecca del primo tempo. Alcuni cross sbagliati, e la sensazione che abbia poca sicurezza quando deve affondare il colpo, cioè cercare il fondo del campo. Meglio nella ripresa, dove forse meriterebbe la sufficienza, anche se si fa distinguere più come difensore che come terzino di fascia.
Cerci: + + due assist ed un gol. Basterebbe questo, per descrivere la sua prestazione. Alcune giocate caparbie forse, ma questo è il suo modo di giocare, e per questo non mi sento di criticarlo. Insomma, già il campionato italiano è appiattito, e, pochissimi sono i giocatori che cercano di fare spettacolo e saltare l’uomo, costringere anche lui a snaturarsi non mi sembra logico e giusto. Il gol poi, è stato un vero spettacolo, un tocco d’artista, una finezza, degna dei grandi campioni.
Immobile: + + il migliore in campo. Due gol, il secondo da cineteca, una serie infinita di scatti, per dare profondità alla squadra, e, un grandissimo lavoro in fase contenitiva. Avevo detto, dopo le prime prestazioni, dove giocava sempre lontanissimo dalla porta, che riavvicinarlo ai sedici metri, e dargli l’opportunità di battere a rete con maggiore frequenza era l’opzione più logica per un attaccante puro, che aveva caratteristiche diverse da Barreto e Meggiorini. Sono contento di come sta giocando, e del fatto che abbia ritrovato il gusto per il gol. Potrebbe essere per lui una annata più che importante.
Rodriguez : 0 quindici minuti per dimostrare di essere guarito e di poter tornare utile alla causa.
Meggiorini: 0 circa otto minuti, troppo poco per fare qualcosa di importante.
Considerazione sulla partita il Toro chiude il 2013 con una vittoria importante, che consolida ulteriormente il gruppo di Ventura, oltre che regalare una posizione in classifica più che invidiabile. È la vittoria del gruppo, questa è la cosa più importante, con le due punte di diamante, Cerci e Immobile, che arricchiscono ulteriormente il lavoro fatto dai “gregari”. Il Toro vince giocando a calcio, una cosa che non avveniva dai tempi di Mondonico, con la finale di coppa UEFA, è questa la più grande vittoria di questa squadra, che anche quest’anno ha cambiato pelle in corso d’opera. Tutti sono importanti e tutti si sentono importanti. L’abbraccio della panchina a fine match, è il segno più tangibile che il gruppo è sano, senza inutili rivalità. Stessa cosa si può dire per l’abbraccio riservato a Cerci dopo il gol in chiusura di partita. Insomma il Toro e tornato il Toro, non solo come spirito, ma anche come gioco. Nessuno ci ha messo veramente sotto, e non abbiamo mai giocato una partita per non perdere, almeno all’inizio. Un grazie a Ventura e ai ragazzi. Buon Natale a tutti.
Classifica dopo la sedicesima giornata
14 punti: Cerci,
8 punti: Moretti, Immobile,
7 punti: Darmian,
6 punti: D’Ambrosio,
5 punti: Padelli,
4 punti: Farnerud, Maksimovic,
3 punti: Bovo, Glik, Basha,
1 punto: Vives,
0 punti: Gomis, Meggiorini,
-1 punto: El Kaddouri,
-2 punti: Larrondo, , Barreto, Bellomo, Pasquale,
- 3 punti: Masiello, Gazzi,
-4 punti: Rodriguez, Brighi.