Torino-Verona, le pagelle: Molinaro ingenuità assurda, NIang partita dai due volti

01.10.2017 18:05 di  Alex Bembi   vedi letture
Torino-Verona, le pagelle: Molinaro ingenuità assurda, NIang partita dai due volti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sirigu 6: un paio di interventi assolutamente ordinari, poi l’ottima uscita su Cerci. Trema su un retropassaggio scellerato, con un controllo approssimativo, ma rimedia in angolo sulla pressione avversaria. Per un soffio non arriva a prendere il rigore di Pazzini, ma quella palla era davvero a fil di palo.

De Silvestri 6,5: un peccato l’infortunio che lo costringe  uscire, perché Lollo stava mostrando gamba e grande intensità. È proprio durante una sortita offensiva che cade male dopo un contrasto duro e dopo qualche minuti in cui prova stoicamente a restare in campo è obbligato ad alzare bandiera bianca. (Dal 19’ Ansaldi 6,5: entra a freddo per l’infortunio del compagno e si cala subito nello spirito della gara. Mostra un bel piede con tanti suggerimenti mai banali, con la ciliegina dell’assist per il vantaggio di Iago. Buoni inserimenti per tutta la gara, dietro fa il suo dovere).

N’Koulou 5,5: sbroglia con cipiglio ed eleganza molte situazioni intricate. L’amaro finale con la difesa in bambola gli costa mezzo voto.

Lyanco 6: Kean gli sfugge un paio di volte all’inizio, poi trova le misure e disputa una buona gara, strappando in più di un’occasione gli applausi del suo nuovo pubblico. Anche per lui, mezzo voto in meno per il finale, con marcature allegre e poca attenzione di tutta la difesa granata.

Molinaro 4: il voto è chiaramente condizionato dalla colossale ingenuità che costa due punti al Toro. Quel mani da rigore è tanto netto quanto inconcepibile, probabilmente lui stesso sarà a lungo amareggiato. Già prima comunque aveva rischiato abbattendo Cerci in area e con un rinvio sbilenco al centro dell’area che solo per due miracoli non erano costati altre reti. Giornata nera che più non si può.

Rincon 6: il solito cagnaccio che non disdegna però lanci, aperture e qualche dribbling azzeccato. Stava scorrendo tutto liscio anche sul piano disciplinare, ma il convulso finale ha risvegliato un paio di interventi troppi vigorosi che gli sono costati l’ennesimo cartellino. Deve fare attenzione, perché sta già per arrivare in diffida e questo centrocampo numericamente anemico ha bisogno di lui.

Valdifiori 5,5: torna in campo dopo tempo immemore e si sacrifica con spirito in un modulo che non esalta le sue qualità. Prova a giocare come sa, con tante verticalizzazioni e palloni di prima, non è precisissimo, ma ci sta dopo una lunga assenza. Apprezzabile il suo mettersi a disposizione della squadra in emergenza, ma nel centrocampo a due sembra proprio non poter esprimersi ad alti livelli.

Iago Falque 6,5: qualche bel tocco e un gol molto importante, che sblocca la gara. Sparisce un po’ nella ripresa, quando avrebbe anche una bellissima occasione ma sparacchia male in curva. (Dal 75’ Gustafson sv)

Ljajic 6: splendido il lancio che dà il là all’azione del vantaggio granata, poi si accende a intermittenza. Il colpo di tacco in area scaligera che libera Iago è una perla, ma quel liscio da “Mai dire gol” sul rigore in movimento che gli serve Belotti non è da lui. Poteva chiudere la gara, invece il Toro subisce una rimonta inaspettata.

Ninag 6: inesistente come dall’inizio del campionato per 45 minuti, trova nel recupero del primo tempo un bel guizzo che porta al raddoppio granata. Dà lì in poi sembra rinascere: progressioni, dribbling, finezze e triangolazioni da applausi. Speriamo si sia sbloccato definitivamente, visto che non partecipa neppure al disastroso finale perché sostituito prima del dramma. (dal 69’ Boyè sv).

Belotti 6,5: grande vigoria su ogni pallone, sembra tornato ai bei tempi. Generoso nella corsa, altruista in area: una sponda e un velo per Rincon che in entrambi i casi non ne approfitta, serve anche a Ljajic una biglia d’oro, ma oggi non è giornata. La sua occasione personale migliore la respinge il portiere gialloblu e deve arrendersi per una botta al ginocchio prima di poter arricchire il suo score.

Alex Bembi