Torino, scopriamo Farnerud
Dopo un lungo ma discreto corteggiamento iniziato lo scorso gennaio, Alexander Farnerud è stato acquistato dal Torino in via definitiva per 1,8 milioni di euro. Perciò è tempo di scoprire qualcosa in più su questo biondissimo e quasi "glaciale" centrocampista svedese, erede spirituale di altri suoi connazionali "granata", come Hjalmarsson e Bengtsson, rispettivamente centrocampista e attaccante del Torino post-Superga.
Farnerud è un centrocampista di elevata duttilità e può giocare indistintamente in un centrocampo a due o tre, da mediano, da centrale classico o da trequartista. Se necessario si adatta a giocare sulle fascia destra, seppur con meno efficacia.
Fisicamente non è statuario (1.81mx72kg), ma spicca per tecnica e passo, doti che lo rendono un prototipo perfetto di regista, sia arretrato che avanzato. È dotato anche di una certa elevazione, cruciale negli scontri aerei e di un discreto tiro da fuori area.
Nelle ultime due stagioni in Svizzera è stato il regista dei gialloneri di Berna, dapprima in posizione arretrata (stagione 2011/2012) e successivamente dietro le punte (stagione 2012/2013). Questo ruolo esalta particolarmente le doti di Farnerud, che in due anni e mezzo ha garantito 104 presenze e segnato 25 gol (di cui uno all'Udinese), servendo 17 assist.
In precedenza ha indossato con alterne fortuna le maglie del Landskrona BoIS (50 presenze e 2 gol in due anni), dello Strasburgo (85 presenze e 7 gol in tre anni), dello Stoccarda (26 presenze e 0 gol in due anni) e del Brondby (92 presenze e 22 gol in due anni e mezzo).
Perciò, tecnicamente Farnerud potrebbe essere il regista, il "numero 8" a lungo cercato da Petrachi e Cairo ed adatto anche al nuovo centrocampo a 3 di Ventura. Le referenze non gli mancano e la speranza che le possa mostrare anche in Serie A è viva e concreta.