Torino - Sassuolo, la pagelle. Nuvole all'orizzonte
Gillet 5.5: Tempestivo. Partita onesta dell'estremo difensore, che si fa trovare pronto quando tirato in causa. Almeno fino al gol di Floro Flores, dove lui stesso si fa trovare in controtempo.
Maksimovic 6: Alternato. Il difensore serbo, oggi riproposto come difensore che imposta, non delude, ma potrebbe, anzi, dovrebbe essere più costante. Alterna sufficienza a grinta, ma la costanza sarebbe più che apprezzata.
Glik 5,5: Distratto. Una prestazione decente sporcata da una disattenzione fatale.
Moretti 5: Erroneo. Se Glik sbaglia nel non chiudere i possibili inserimenti, Moretti ha colpe dirette, perché Floro Flores era il "suo uomo". RImane fermo sul posto senza considerarlo minimamente.
Bruno Peres 6,5: Carburante. Spinge, porta palla, crea e recupera, in un costante crescendo di rendimento. Fa davvero tutto il brasiliano, che è senza dubbio il migliore in campo dei Granata. È anche discreta l'intesa con i compagni di squadra, a differenza di molti altri. Invece di fissarne il prezzo, perché non far ripartire (e sarebbe anche ora) il Toro da lui? (90' Martinez SV)
Vives 5,5: Spazientito. Partita non brillantissima dell'afragolese che stenta in fase di impostazione, riuscendo raramente a trovare la giusta posizione in campo per poter essere efficace. C'è da dire che i compagni non lo aiutano molto, chiedere a Bruno Peres per maggiori informazioni. Esce dal campo piuttosto spazientito, così come era in campo. Motivazione della rabbia? "Ce l'ho con me". (66' Nocerino 5: Di Fatto, non è sceso in campo)
Gazzi 6: Diligente. Svolge il suo compito con la dovuta precisione, senza acuti ne sbavature eccessive. Impensierisce (ma non troppo) Consigli nel secondo tempo.
Darmian 6: Fondamentale. Non si distingue in maniera altisonante, ma da lui non ci si aspetta la prestazione da fuoriclasse. basta che ci metta la sua impronta, che anche oggi era ben chiara. La spinta che fornisce il legnanese è importante, per dare profondità e non solo. Si guadagna il rigore poi sbagliato da Sanchez.
Sanchez Miño 4: Bocciato. Questa partita era un esame da non sbagliare per l'ex Boca. Ventura lo accontenta schierandolo più avanti ed assegnandoli meno compiti di copertura, ma in cambio riceve una prestazione davvero pessima, il cui rigore sbagliato ne è culmine. Tatticamente sembra spaesato e si rende utile davvero poche volte. Il cambio al 45' è una bocciatura effettiva, se non definitiva. (46' Farnerud 6: Meglio dell'argentino, va vicino al gol ma si perde in leziosità)
El Kaddouri 6: Presente. Dopo alcune prestazioni davvero sottotono, il belga-magherbino ritorna a rendersi utile nella manovra offensiva granata, cercando più volte lo spazio e la progressione per creare spazi utili ad aprire il gioco. Purtroppo, le sue azioni non si sostanziano in una reale pericolosità. Insomma, il gioco c'è, ma la finalizzazione manca.
Quagliarella 5,5: (Ancora) Illibato. Si incavola moltissimo con Sanchez Miño, che gli "ruba" la punizione. Tuttavia, il resto è "noia": poche azioni pericolose, poca sostanza e qualità in attacco. È solo lontano parente del giocatore visto, forse, alla Juventus.
VOTO SPECIALE - L'amalgama di Squadra 4,5: Sparita. Se andiamo a considerare i singoli, potrebbe sembrare una partita in cui il Toro avrebbe meritato il pareggio a reti bianche. Tuttavia, il calcio è un gioco di squadra ed è qui che vengono le note dolenti. De facto, il Torino come squadra, come amalgama di gioco e di singoli è scomparso. Tecnicamente parlando, la manovra è sterile, fine a se stessa e piuttosto prevedibile: è facile per Di Francesco azzeccare la controffensiva, sia nel primo tempo che nel secondo, quando schiera due "torri" perché capisce che il Toro può essere messo facilmente in difficoltà sulle palle alte. Questo ha portato ad una vittoria di squadra piuttosto "facile". Umanamente parlando, la situazione è al limite della rottura. Clamorosa la situazione sul rigore, con Sanchez Miño che lo ruba a Quagliarella, con quest'ultimo che già si aspettava l'errore, tanto da "annunciarlo" a Ventura. È chiaro che questo non è un comportamento derivante da un'armonia del gruppo ed il pubblico lo sa, visto che perde definitivamente la pazienza. Questa può essere una partita importante per cammino granata: d'ora in poi sarà tutto più difficile.